Si presenta il saggio di Boris Èjchenbaum uscito per la prima volta in «Lef» I (5), 1924, con il titolo di Osnovnye stilevye tendencii reči Lenina [Le tendenze stilistiche fondamentali del discorso di Lenin], di cui si dà di seguito la prima traduzione italiana. La morte di Lenin nel gennaio 1924 è occasione per il gruppo di studiosi gravitanti intorno all'Opojaz di intervenire sulla rivista di Majakovskij con un'analisi della lingua e dello stile di Lenin. Si tratta di un momento estremamente critico per i formalisti, aggrediti da più parti dalla critica ufficiale sempre più intransigente. D'altronde è anche il momento di un necessario ripensamento di alcuni presupposti teorici posti alla base dell'orientamento formalista, a cominciare dalla troppo rigida distinzione tra lingua poetica e lingua pratica. Il lavoro di Èjchenbaum mostra con particolare evidenza la messa a punto di questo ripensamento, dovuto tanto a pressioni esterne quanto alla maturata consapevolezza della necessità di oltrepassare l'analisi angustamente immanente. Lo studioso formalista in tal modo si allontana dai territori canonicamente ascritti al dominio della lingua poetica, per esplorarne le periferie: ai margini tra sfera letteraria ed extraletteraria, tra poesia e byt, in una zona ibrida di strategie espressive e bisogni pratici, di urgenze storiche e impulsi creativi si progettano discorsi dotati di coerente organizzazione, sorvegliati nei dettagli, sottratti agli automatismi della comunicazione ordinaria. Muovendo dalla stilistica Èjchenbaum dunque circoscrive via via in modo sempre più preciso la sfera dei discorsi persuasivi, il campo della retorica, in cui si intersecano e coesistono finalità plurime, radicamento nell’hic et nunc e profusione di procedimenti, intonazioni, architetture sintattiche, schemi ritmici. L'analisi delle strategie retoriche di Lenin, setacciate nelle sue varie componenti, dal lessico alla sintassi all'intonazione, all'architettura compositiva, costituisce un momento fondamentale nella storia della retorica novecentesca.

I formalisti russi di fronte alla retorica. Lo stile oratorio di Lenin secondo Boris Èjchenbaum

SINI, Stefania Irene
2016-01-01

Abstract

Si presenta il saggio di Boris Èjchenbaum uscito per la prima volta in «Lef» I (5), 1924, con il titolo di Osnovnye stilevye tendencii reči Lenina [Le tendenze stilistiche fondamentali del discorso di Lenin], di cui si dà di seguito la prima traduzione italiana. La morte di Lenin nel gennaio 1924 è occasione per il gruppo di studiosi gravitanti intorno all'Opojaz di intervenire sulla rivista di Majakovskij con un'analisi della lingua e dello stile di Lenin. Si tratta di un momento estremamente critico per i formalisti, aggrediti da più parti dalla critica ufficiale sempre più intransigente. D'altronde è anche il momento di un necessario ripensamento di alcuni presupposti teorici posti alla base dell'orientamento formalista, a cominciare dalla troppo rigida distinzione tra lingua poetica e lingua pratica. Il lavoro di Èjchenbaum mostra con particolare evidenza la messa a punto di questo ripensamento, dovuto tanto a pressioni esterne quanto alla maturata consapevolezza della necessità di oltrepassare l'analisi angustamente immanente. Lo studioso formalista in tal modo si allontana dai territori canonicamente ascritti al dominio della lingua poetica, per esplorarne le periferie: ai margini tra sfera letteraria ed extraletteraria, tra poesia e byt, in una zona ibrida di strategie espressive e bisogni pratici, di urgenze storiche e impulsi creativi si progettano discorsi dotati di coerente organizzazione, sorvegliati nei dettagli, sottratti agli automatismi della comunicazione ordinaria. Muovendo dalla stilistica Èjchenbaum dunque circoscrive via via in modo sempre più preciso la sfera dei discorsi persuasivi, il campo della retorica, in cui si intersecano e coesistono finalità plurime, radicamento nell’hic et nunc e profusione di procedimenti, intonazioni, architetture sintattiche, schemi ritmici. L'analisi delle strategie retoriche di Lenin, setacciate nelle sue varie componenti, dal lessico alla sintassi all'intonazione, all'architettura compositiva, costituisce un momento fondamentale nella storia della retorica novecentesca.
2016
978-88-6680-164-1
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