Il saggio mette in luce le funzioni assegnate ai santi che proteggono il tempo e lo spazio della transumanza, divenuti titolari di chiese parrocchiali, di oratori e cappelle in Valsesia, e di come erano ricordati e festeggiati in alcune comunità. L’indagine ha analizzato le principali fonti a stampa e documenti d’archivio, oltre a condurre un’attenta osservazione sul terreno dell’iconografia. In particolare sono state analizzate le relazioni parrocchiali in risposta a questionari formulati nel corso dell’Ottocento dai vescovi novaresi, che danno conto di pratiche festive connesse ai santi oggetto dell’indagine. Nella prospettiva della ricerca sono state considerate alcune feste associate ai santi che definiscono i ritmi della transumanza. La pratica dell’alpeggio nei ricchi pascoli d’alta montagna iniziava sotto la protezione di san Bernardo da Mentone o di san Giovanni Battista (giugno) e si chiudeva nel tempo governato da san Michele Arcangelo (settembre). Verso i tre santi le comunità valsesiane hanno indirizzato pratiche devozionali: titolarità di chiese, patronato di luoghi, erezione di cappelle, cicli pittorici, feste popolari.

I santi della transumanza in Valsesia: una lettura etnografica

PORPORATO, Davide
2015-01-01

Abstract

Il saggio mette in luce le funzioni assegnate ai santi che proteggono il tempo e lo spazio della transumanza, divenuti titolari di chiese parrocchiali, di oratori e cappelle in Valsesia, e di come erano ricordati e festeggiati in alcune comunità. L’indagine ha analizzato le principali fonti a stampa e documenti d’archivio, oltre a condurre un’attenta osservazione sul terreno dell’iconografia. In particolare sono state analizzate le relazioni parrocchiali in risposta a questionari formulati nel corso dell’Ottocento dai vescovi novaresi, che danno conto di pratiche festive connesse ai santi oggetto dell’indagine. Nella prospettiva della ricerca sono state considerate alcune feste associate ai santi che definiscono i ritmi della transumanza. La pratica dell’alpeggio nei ricchi pascoli d’alta montagna iniziava sotto la protezione di san Bernardo da Mentone o di san Giovanni Battista (giugno) e si chiudeva nel tempo governato da san Michele Arcangelo (settembre). Verso i tre santi le comunità valsesiane hanno indirizzato pratiche devozionali: titolarità di chiese, patronato di luoghi, erezione di cappelle, cicli pittorici, feste popolari.
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