Dopo aver illustrato nel capitolo precedente le principali tipologie di soluzioni esistenti ai fini della gestione delle crisi d’impresa, con particolare riferimento alle procedure giudiziali in continuità, a partire dal presente capitolo ci si concentrerà sul processo di pianificazione, strutturazione e implementazione delle suddette procedure di risanamento. A tale proposito, un primo elemento fondamentale per il buon esito del processo di ristrutturazione è costituito dalla definizione dell’insieme – un vero e proprio network – di soggetti esperti che si fanno carico della gestione dell’intero processo a sostegno dei terzi aventi diritto, in primis, e di tutti gli stakeholders dell’azienda in crisi, più in generale. In effetti, come si vedrà, non è agevole fornire una rappresentazione o, addirittura, una definizione più circostanziata rispetto all’espressione appena utilizzata di “insieme di soggetti esperti”, dato che alcuni agiscono come professionisti, altri come persona giuridica, alcuni sono advisor in senso proprio, ossia soggetti espressamente incaricati di agire nell’interesse e per conto dell’impresa in crisi, mentre altri sono soggetti cui è richiesta indipendenza e terzietà rispetto alle parti portatrici di interessi contrapposti (creditori e debitori in stato di insolvenza, ancorché temporanea e reversibile); altri soggetti, poi, sono organi nominati dall’autorità giudiziaria in conformità rispetto all’implementazione degli istituti giuridici previsti e disciplinati dalla normativa fallimentare. Peraltro, non necessariamente accade che tutti i soggetti parte del network interagiscano tra di loro, o sappiano perfino di far parte di un sistema complesso quale quello descritto nel resto dei capitoli del volume. È però fondamentale in questa sede rilevare come l’avvio di una procedura finalizzata a preservare la continuità e, dunque, la sopravvivenza di una impresa in crisi non possa prescindere da una chiara e credibile discontinuità nella gestione della crisi, sia internamente sia esternamente all’impresa, che spesso si sostanzia nella costituzione di una rete di soggetti esperti, ciascuno con un proprio ruolo secondo una logica di specializzazione per competenze, background e legittimazione.
Crisi d’impresa e attori del processo di risanamento: un approccio sistemico
CAPIZZI, Vincenzo
2014-01-01
Abstract
Dopo aver illustrato nel capitolo precedente le principali tipologie di soluzioni esistenti ai fini della gestione delle crisi d’impresa, con particolare riferimento alle procedure giudiziali in continuità, a partire dal presente capitolo ci si concentrerà sul processo di pianificazione, strutturazione e implementazione delle suddette procedure di risanamento. A tale proposito, un primo elemento fondamentale per il buon esito del processo di ristrutturazione è costituito dalla definizione dell’insieme – un vero e proprio network – di soggetti esperti che si fanno carico della gestione dell’intero processo a sostegno dei terzi aventi diritto, in primis, e di tutti gli stakeholders dell’azienda in crisi, più in generale. In effetti, come si vedrà, non è agevole fornire una rappresentazione o, addirittura, una definizione più circostanziata rispetto all’espressione appena utilizzata di “insieme di soggetti esperti”, dato che alcuni agiscono come professionisti, altri come persona giuridica, alcuni sono advisor in senso proprio, ossia soggetti espressamente incaricati di agire nell’interesse e per conto dell’impresa in crisi, mentre altri sono soggetti cui è richiesta indipendenza e terzietà rispetto alle parti portatrici di interessi contrapposti (creditori e debitori in stato di insolvenza, ancorché temporanea e reversibile); altri soggetti, poi, sono organi nominati dall’autorità giudiziaria in conformità rispetto all’implementazione degli istituti giuridici previsti e disciplinati dalla normativa fallimentare. Peraltro, non necessariamente accade che tutti i soggetti parte del network interagiscano tra di loro, o sappiano perfino di far parte di un sistema complesso quale quello descritto nel resto dei capitoli del volume. È però fondamentale in questa sede rilevare come l’avvio di una procedura finalizzata a preservare la continuità e, dunque, la sopravvivenza di una impresa in crisi non possa prescindere da una chiara e credibile discontinuità nella gestione della crisi, sia internamente sia esternamente all’impresa, che spesso si sostanzia nella costituzione di una rete di soggetti esperti, ciascuno con un proprio ruolo secondo una logica di specializzazione per competenze, background e legittimazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.