Nel 1778 venne acquistata per volontà degli Asburgo la biblioteca privata del medico e scienziato bernese Albrecht von Haller (1708-1777). Questa acquisizione, che si inseriva in un ampio programma di promozione culturale e scientifica fortemente voluto da Maria Teresa d’Austria e dal suo successore Giuseppe II, implicava principalmente l’arricchimento del patrimonio librario della biblioteca Braidense . [...] Fu un evento importante per la Milano dell’epoca, una città che nell’intenzione dei suoi governanti doveva emergere come centro dinamico di riorganizzazione politico-culturale e di elaborazione e trasmissione del sapere in chiave moderna: un sapere che fosse condivisibile dentro le comunità scientifico-disciplinari ma fruibile anche dalla società civile. [...] È in questo contesto di rinnovamento che si inserisce, non a caso, l’acquisto della biblioteca privata dello scienziato e bibliofilo Albrecht von Haller. La collezione halleriana, essenzialmente di carattere tecnico-scientifico, metteva a disposizione di specialisti e di ‘curiosi’ materiale librario coevo e del recente passato, favorendo e supportando quel processo di rinnovamento culturale, disciplinare e formativo già in atto a Milano. [...] Nel corso del Settecento, e in particolare nella seconda metà del secolo, la Gran Bretagna vede l’intensificarsi della ricerca medica, degli sforzi per la riorganizzazione dei sistemi igienico-sanitari e ospedalieri, ivi compresi la progressiva istituzionalizzazione della figura del medico, del suo percorso formativo, e del suo ruolo. Tutto ciò in una società sempre più attenta e interessata alle scoperte scientifiche e ai benefici che possono derivare dalla loro applicazione pratica. Questo fenomeno favorisce l’attività divulgativa, soprattutto veicolata dalle riviste miscellanee e dai periodici di settore. L’attività editoriale estremamente intensa e produttiva in ambito medico-scientifico testimonia queste esigenze socio-culturali, così come la rinnovata prospettiva in cui studiosi, scienziati e praticanti si muovono. Il fondo halleriano, a sua volta, raccoglie e restituisce in un contesto geograficamente diverso ma intellettualmente affine, il dinamismo e la ricchezza della produzione d’oltremanica, mettendola così a disposizione di quanti, specialisti e non specialisti, volessero accedervi. Gli ambiti – o i sotto ambiti – medici che vi sono rappresentati sono innumerevoli: essi includono opere di anatomia, fisiologia, chirurgia, ostetricia, farmaceutica e terapeutica.

La diffusione del sapere medico-scientifico di lingua inglese nella Milano del Settecento

E. Lonati
2015-01-01

Abstract

Nel 1778 venne acquistata per volontà degli Asburgo la biblioteca privata del medico e scienziato bernese Albrecht von Haller (1708-1777). Questa acquisizione, che si inseriva in un ampio programma di promozione culturale e scientifica fortemente voluto da Maria Teresa d’Austria e dal suo successore Giuseppe II, implicava principalmente l’arricchimento del patrimonio librario della biblioteca Braidense . [...] Fu un evento importante per la Milano dell’epoca, una città che nell’intenzione dei suoi governanti doveva emergere come centro dinamico di riorganizzazione politico-culturale e di elaborazione e trasmissione del sapere in chiave moderna: un sapere che fosse condivisibile dentro le comunità scientifico-disciplinari ma fruibile anche dalla società civile. [...] È in questo contesto di rinnovamento che si inserisce, non a caso, l’acquisto della biblioteca privata dello scienziato e bibliofilo Albrecht von Haller. La collezione halleriana, essenzialmente di carattere tecnico-scientifico, metteva a disposizione di specialisti e di ‘curiosi’ materiale librario coevo e del recente passato, favorendo e supportando quel processo di rinnovamento culturale, disciplinare e formativo già in atto a Milano. [...] Nel corso del Settecento, e in particolare nella seconda metà del secolo, la Gran Bretagna vede l’intensificarsi della ricerca medica, degli sforzi per la riorganizzazione dei sistemi igienico-sanitari e ospedalieri, ivi compresi la progressiva istituzionalizzazione della figura del medico, del suo percorso formativo, e del suo ruolo. Tutto ciò in una società sempre più attenta e interessata alle scoperte scientifiche e ai benefici che possono derivare dalla loro applicazione pratica. Questo fenomeno favorisce l’attività divulgativa, soprattutto veicolata dalle riviste miscellanee e dai periodici di settore. L’attività editoriale estremamente intensa e produttiva in ambito medico-scientifico testimonia queste esigenze socio-culturali, così come la rinnovata prospettiva in cui studiosi, scienziati e praticanti si muovono. Il fondo halleriano, a sua volta, raccoglie e restituisce in un contesto geograficamente diverso ma intellettualmente affine, il dinamismo e la ricchezza della produzione d’oltremanica, mettendola così a disposizione di quanti, specialisti e non specialisti, volessero accedervi. Gli ambiti – o i sotto ambiti – medici che vi sono rappresentati sono innumerevoli: essi includono opere di anatomia, fisiologia, chirurgia, ostetricia, farmaceutica e terapeutica.
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