L'art. 586 c.p. si presenta come norma di chiusura e sussidaria dei delitti contro la persona, contribuendo a rafforzare la tutela di un bene giuridico ritenuto fondamentale. Strutturato sul modello dei delitti aggravati dall'avento a struttura preterintenzionale, il delitto in questione espone il fianco a numerose critiche per la configurazione di un'ipotesi di responsabilità oggettiva siccome modellata sul modello dell'aberratio delicti, un'ipotesi di divergenza fra voluto e realizzato, "volizione" che in questo caso ha ad oggetto un delitto del tutto eccentrico rispetto all'evento aggravatore, imputato "a titolo di colpa". Se ne propone una ri-lettura, seppur nelle incertezze giurisprudenziali, alla luce del principio di colpevolezza.
Morte o lesione come conseguenza di altro delitto
Gianluca RuggieroPrimo
2018-01-01
Abstract
L'art. 586 c.p. si presenta come norma di chiusura e sussidaria dei delitti contro la persona, contribuendo a rafforzare la tutela di un bene giuridico ritenuto fondamentale. Strutturato sul modello dei delitti aggravati dall'avento a struttura preterintenzionale, il delitto in questione espone il fianco a numerose critiche per la configurazione di un'ipotesi di responsabilità oggettiva siccome modellata sul modello dell'aberratio delicti, un'ipotesi di divergenza fra voluto e realizzato, "volizione" che in questo caso ha ad oggetto un delitto del tutto eccentrico rispetto all'evento aggravatore, imputato "a titolo di colpa". Se ne propone una ri-lettura, seppur nelle incertezze giurisprudenziali, alla luce del principio di colpevolezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.