L'A. analizza D. 32.65.3 (Marcian. 7 inst.), nel quale il giurista tratta un problema relativo a un legato di schiave ornatrices. Marciano, insieme ad altri giuristi, si oppone alla precedente opinione di Celso e afferma che gli artigiani possono affinare le proprie capacità lavorative lungo tutto il tempo della propria vita. Da questo punto di vista non vi è alcuna differenza tra uomini liberi e schiavi, e pertanto anche le schiave tirocinanti sono ricomprese nel legato delle ornatrices.

Le schiave ornatrices in D. 32.65.3 (Marcian. 7 inst.): considerazioni su lavoro artigianale e valori etici nella riflessione giurisprudenziale classica

LIGIOS, Maria Antonietta
2016-01-01

Abstract

L'A. analizza D. 32.65.3 (Marcian. 7 inst.), nel quale il giurista tratta un problema relativo a un legato di schiave ornatrices. Marciano, insieme ad altri giuristi, si oppone alla precedente opinione di Celso e afferma che gli artigiani possono affinare le proprie capacità lavorative lungo tutto il tempo della propria vita. Da questo punto di vista non vi è alcuna differenza tra uomini liberi e schiavi, e pertanto anche le schiave tirocinanti sono ricomprese nel legato delle ornatrices.
2016
978-88-67353-84-2
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