RIASSUNTO. Scopo. Descrivere il management di un paziente con malattia di Marchiafava-Bignami (MBD) associata a lesioni frontali corticali, senza sintomi specifici al primo accesso in Pronto Soccorso, e insorgenza tardiva di sintomi psichiatrici atipici. Metodi. Descriviamo il caso di un paziente di 44 anni con storia di abuso cronico di alcol, a cui è stata diagnosticata la MBD. Risultati. La risonanza magnetica ha evidenziato lesioni nello splenio e corpo del corpo calloso e lesioni bilaterali della corteccia frontale. Il paziente ha sviluppato sintomi psichiatrici atipici a insorgenza tardiva, che sono risultati essere resistenti alle terapie farmacologiche impostate. Discussione. Il caso che descriviamo sembra supportare le attuali, ma ancora scarse evidenze che descrivono il coinvolgimento corticale nella MBD, suggerendone l'associazione con una prognosi peggiore. I sintomi psichiatrici possono risultare difficili da trattare a causa della resistenza alle terapie. Conclusione. Il coinvolgimento di psichiatri, radiologi e neurologi secondo un approccio di consultazione-liaison si è dimostrato di fondamentale importanza per la diagnosi e l'impostazione della terapia adeguata al paziente.
Marchiafava-Bignami Disease with frontal cortex involvement and late onset, long-lasting psychiatric symptoms: A case report
Gramaglia, Carla Maria;De Marchi, F;CANTELLO, Roberto;ZEPPEGNO, Patrizia
2016-01-01
Abstract
RIASSUNTO. Scopo. Descrivere il management di un paziente con malattia di Marchiafava-Bignami (MBD) associata a lesioni frontali corticali, senza sintomi specifici al primo accesso in Pronto Soccorso, e insorgenza tardiva di sintomi psichiatrici atipici. Metodi. Descriviamo il caso di un paziente di 44 anni con storia di abuso cronico di alcol, a cui è stata diagnosticata la MBD. Risultati. La risonanza magnetica ha evidenziato lesioni nello splenio e corpo del corpo calloso e lesioni bilaterali della corteccia frontale. Il paziente ha sviluppato sintomi psichiatrici atipici a insorgenza tardiva, che sono risultati essere resistenti alle terapie farmacologiche impostate. Discussione. Il caso che descriviamo sembra supportare le attuali, ma ancora scarse evidenze che descrivono il coinvolgimento corticale nella MBD, suggerendone l'associazione con una prognosi peggiore. I sintomi psichiatrici possono risultare difficili da trattare a causa della resistenza alle terapie. Conclusione. Il coinvolgimento di psichiatri, radiologi e neurologi secondo un approccio di consultazione-liaison si è dimostrato di fondamentale importanza per la diagnosi e l'impostazione della terapia adeguata al paziente.File | Dimensione | Formato | |
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