Il contributo esamina un tema ancora scarsamente trattato dall'archeologia dei monasteri, in particolare per quanto concerne l'ambito italiano, quale quello relativo alle aree di sepoltura negli spazi monastici,in una prospettiva in cui l'analisi funzionale si coniuga con quella topografica. Sono presi in considerazione vari nuclei funerari, a partire dal problema dell'ubicazione del cimitero riservato alla comunità religiosa, passando quindi per le scelte operate dagli abati per la propria inumazione, non ignorando molte altre categorie di persone che possono trovare sepoltura nel monastero, dagli ecclesiastici in visita, ai laici di diverso status e in diverso rapporto con il polo monastico. Il contributo si inserisce nel quadro di un più ampio saggio, in cui questi specifici problemi sono analizzati anche in rapporto al tema della reliquie e della presenza di corpi santi, potenti attrattori di inumazioni, anche "di prestigio" (si mutua intenzionalmente l'espressione da categorie storiografiche recentemente introdotte). L'analisi di un ampio spettro di fonti scritte sull'intero spazio europeo si intreccia con una disamina di varie situazioni riportate alla luce da più o meno recenti indagini archeologiche, a restituire un quadro molto composito, che pone interrogativi sul piano dell'interpretazione e al contempo apre nuove, interessanti prospettive di ricerca.

Les espaces funéraires dans les ensembles monastiques du Haut Moyen Age (in collaborazione con G. Cantino Wataghin)

DESTEFANIS, ELEONORA
2014-01-01

Abstract

Il contributo esamina un tema ancora scarsamente trattato dall'archeologia dei monasteri, in particolare per quanto concerne l'ambito italiano, quale quello relativo alle aree di sepoltura negli spazi monastici,in una prospettiva in cui l'analisi funzionale si coniuga con quella topografica. Sono presi in considerazione vari nuclei funerari, a partire dal problema dell'ubicazione del cimitero riservato alla comunità religiosa, passando quindi per le scelte operate dagli abati per la propria inumazione, non ignorando molte altre categorie di persone che possono trovare sepoltura nel monastero, dagli ecclesiastici in visita, ai laici di diverso status e in diverso rapporto con il polo monastico. Il contributo si inserisce nel quadro di un più ampio saggio, in cui questi specifici problemi sono analizzati anche in rapporto al tema della reliquie e della presenza di corpi santi, potenti attrattori di inumazioni, anche "di prestigio" (si mutua intenzionalmente l'espressione da categorie storiografiche recentemente introdotte). L'analisi di un ampio spettro di fonti scritte sull'intero spazio europeo si intreccia con una disamina di varie situazioni riportate alla luce da più o meno recenti indagini archeologiche, a restituire un quadro molto composito, che pone interrogativi sul piano dell'interpretazione e al contempo apre nuove, interessanti prospettive di ricerca.
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