L’intenso rapporto di complementarità reciproca che nelle opere di Mario Fallini l’immagine istituisce con la parola scritta, al punto che l’una non ‘significa’ se non tramite l’altra, attingendone forma, colore e sostanza, costituisce il visibile modo con cui l’artista si interroga incessantemente sul discrimine che separa il vero dal falso. Questa osmosi fra le due pratiche segniche rappresenta il tratto distintivo di una ricerca approfondita, rigorosa e raffinata, al contempo espressiva e teorica, che Fallini ha condotto intorno ai luoghi della memoria della tradizione occidentale da Omero al nostro tempo.

Luoghi dei caratteri, caratteri dei luoghi

Stefania irene Sini
2025-01-01

Abstract

L’intenso rapporto di complementarità reciproca che nelle opere di Mario Fallini l’immagine istituisce con la parola scritta, al punto che l’una non ‘significa’ se non tramite l’altra, attingendone forma, colore e sostanza, costituisce il visibile modo con cui l’artista si interroga incessantemente sul discrimine che separa il vero dal falso. Questa osmosi fra le due pratiche segniche rappresenta il tratto distintivo di una ricerca approfondita, rigorosa e raffinata, al contempo espressiva e teorica, che Fallini ha condotto intorno ai luoghi della memoria della tradizione occidentale da Omero al nostro tempo.
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