Du portrait à l'allégorie

Il saggio è introduttivo alla sezione dedicata al tema di Botticelli ritrattista della mostra parigina 'Botticelli. Artiste & Designer' (Paris, Musée Jacquemart-André, 10 settembre 2021-24 Gennaio 2022). Dato il ruolo cruciale svolto da Sandro Botticelli nella prima genesi del ritratto moderno in Italia, il testo concentra (per ragioni di spazio) i principali nodi concettuali e metodologici legati a tale vicenda, così da aprire a una più articolata lettura delle schede scientifiche della sezione collegata. In modo inedito e sintetico, il saggio affronta sia la questione del ritratto 'civico', sia di quello 'infamante' (1478, Firenze, porta del Palazzo della Dogana, ritratti delle figure dei « proditores », cioè i ‘traditori’ che avevano partecipato alla Congiura dei Pazzi, rimosse nel 1494), sia lo snodo legato all'impegno presso la Cappella Sistina in Roma, dove Botticelli fu impegnato in un 'tour de force' ritrattistico. Il saggio non intende però avere uno scorrimento storico, bensì mettere a fuoco e quindi approfondire in una chiave maggiormente inedita (e pur nei limiti di spazio concesso) gli snodi concettuali insiti nella genesi del ritratto moderno per come sviluppato da Sandro Botticelli tra gli anni settanta e novanta del XV secolo. Secondo una precisa scelta metodologica dell'autrice, la ricerca e il testo che la riflette valorizzano perciò in particolar modo alcuni temi cruciali, ma spesso, in passato, trascurati dalla critica: capacità di collocare la figura nello spazio (interno o esterno), calibro di posa, taglio e rotazione, pregnanza del naturalismo, strumenti lingustici del carisma comunicativo, resa dell'habitus mentale del soggetto ritratto, uso degli strumenti pittorici, rifiuto del registro narrativo, confronto con la scultura, ritratto allegorico. In ragione del formato e della struttura del volume, il testo non è dotato di immagini.