In seguito alla riscoperta delle catacombe romane, avvenuta nel 1578, tutta l’Europa fu coinvolta da un vasto fenomeno di distribuzione di reliquie di martiri (e presunti tali). Tale distribuzione riguardò in modo significativo, dagli inizi del Seicento e fino all’Ottocento inoltrato, anche i territori sabaudi. Il saggio presenta alcuni esempi relativi all’arrivo in Piemonte di queste nuove reliquie, che diedero vita, con esiti differenti da località a località, a nuovi culti patronali e a nuove devozioni. A partire dal caso di Chieri (Torino) e di alcune parrocchie circostanti si presenta la diffusione di una particolare modalità di esposizione alla venerazione di questi “corpi santi” attuata attraverso l’utilizzo di apposite urne.
Reliquie di martiri e nuovi culti di santi in Piemonte (secoli XVII-XIX)
FASSINO G
2011-01-01
Abstract
In seguito alla riscoperta delle catacombe romane, avvenuta nel 1578, tutta l’Europa fu coinvolta da un vasto fenomeno di distribuzione di reliquie di martiri (e presunti tali). Tale distribuzione riguardò in modo significativo, dagli inizi del Seicento e fino all’Ottocento inoltrato, anche i territori sabaudi. Il saggio presenta alcuni esempi relativi all’arrivo in Piemonte di queste nuove reliquie, che diedero vita, con esiti differenti da località a località, a nuovi culti patronali e a nuove devozioni. A partire dal caso di Chieri (Torino) e di alcune parrocchie circostanti si presenta la diffusione di una particolare modalità di esposizione alla venerazione di questi “corpi santi” attuata attraverso l’utilizzo di apposite urne.File | Dimensione | Formato | |
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