Questo contributo esprime i primi risultati di un’attività di ricerca e lavoro sul campo di oltre due anni nel contesto del Parco dell’Appia Antica a Roma, che ha alla base della sua genesi i processi partecipativi che si sono nel tempo stratificati nell’area, contribuendo a dinamiche di significazione ri-significazione. Traducendo questa dialettica trasformativa attraverso i moderni strumenti cartografici a disposizione delle scienze del territorio, il presente contributo ha l’obiettivo di ipotizzare futuri scenari per la tutela del paesaggio nelle sue componenti naturali, storiche, culturali e identitarie. I risultati ottenuti hanno consentito in primo luogo di far emergere i legami e le conflittualità, latenti o esplicite, tra le comunità locali e le istituzioni. In secondo luogo, hanno permesso di passare in rassegna i principali filoni di ricerca nell’ambito delle pratiche partecipative, coniugandoli con le riflessioni maturate circa l’utilizzo della cartografia per la messa a sistema dei saperi locali. Tutto ciò ha consentito di connettere la ricerca scientifica alla società civile, mirando a formulare ipotesi di innovazione sociale, imperniate su una risorsa ambientale e culturale strategica come l’area degli Acquedotti.
Il contributo della cartografia partecipativa alla valorizzazione del territorio e alla tutela dei valori paesaggistici. Il caso del Parco degli Acquedotti a Roma.
Lorenzo Dolfi
Writing – Original Draft Preparation
;
2023-01-01
Abstract
Questo contributo esprime i primi risultati di un’attività di ricerca e lavoro sul campo di oltre due anni nel contesto del Parco dell’Appia Antica a Roma, che ha alla base della sua genesi i processi partecipativi che si sono nel tempo stratificati nell’area, contribuendo a dinamiche di significazione ri-significazione. Traducendo questa dialettica trasformativa attraverso i moderni strumenti cartografici a disposizione delle scienze del territorio, il presente contributo ha l’obiettivo di ipotizzare futuri scenari per la tutela del paesaggio nelle sue componenti naturali, storiche, culturali e identitarie. I risultati ottenuti hanno consentito in primo luogo di far emergere i legami e le conflittualità, latenti o esplicite, tra le comunità locali e le istituzioni. In secondo luogo, hanno permesso di passare in rassegna i principali filoni di ricerca nell’ambito delle pratiche partecipative, coniugandoli con le riflessioni maturate circa l’utilizzo della cartografia per la messa a sistema dei saperi locali. Tutto ciò ha consentito di connettere la ricerca scientifica alla società civile, mirando a formulare ipotesi di innovazione sociale, imperniate su una risorsa ambientale e culturale strategica come l’area degli Acquedotti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.