Concentrandosi sui racconti di tema omosessuale non pubblicati in vita dall'autore, il saggio propone una riflessione teorica e metodologica sullo spazio del closet e sulla sua temporalità, in tema con l'indicazione della "vita a venire" di questi racconti. Mentre alcuni sono più realistici, altri scelgono una risoluzione fantastica e quasi soprannaturale per esprimere l'impossibilità sociale del desiderio omosessuale (maschile). Un racconto meno commentato di altri, "Arthur Snatchfold", viene preso in particolare considerazione per il suo finale, che si conclude con un taccuino privato, simile al "Locked Journal" tenuto da Forster stesso. Che senso possiamo attribuire a una letteratura senza lettori, a una letteratura "a venire", simile a una lettera non spedita? Queste sono solo alcune delle domande poste da una letteratura semi-privata ma non pubblica, vale a dire da una letteratura del closet, chiusa in un cassetto. La temporalità e la particolare promessa e libertà invocata da questa letteratura sono i temi messi a fuoco da questo saggio, che rimette in primo piano la produzione cosiddetta omosessuale di Forster, ma che in realtà si gioca su un piano del tutto diverso da quello di una "identità omosessuale".

"I racconti nel cassetto di E.M.Forster: La vita che verrà e altri racconti"

Marco Pustianaz
Primo
2023-01-01

Abstract

Concentrandosi sui racconti di tema omosessuale non pubblicati in vita dall'autore, il saggio propone una riflessione teorica e metodologica sullo spazio del closet e sulla sua temporalità, in tema con l'indicazione della "vita a venire" di questi racconti. Mentre alcuni sono più realistici, altri scelgono una risoluzione fantastica e quasi soprannaturale per esprimere l'impossibilità sociale del desiderio omosessuale (maschile). Un racconto meno commentato di altri, "Arthur Snatchfold", viene preso in particolare considerazione per il suo finale, che si conclude con un taccuino privato, simile al "Locked Journal" tenuto da Forster stesso. Che senso possiamo attribuire a una letteratura senza lettori, a una letteratura "a venire", simile a una lettera non spedita? Queste sono solo alcune delle domande poste da una letteratura semi-privata ma non pubblica, vale a dire da una letteratura del closet, chiusa in un cassetto. La temporalità e la particolare promessa e libertà invocata da questa letteratura sono i temi messi a fuoco da questo saggio, che rimette in primo piano la produzione cosiddetta omosessuale di Forster, ma che in realtà si gioca su un piano del tutto diverso da quello di una "identità omosessuale".
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