INTRODUZIONE. Nonostante l’infermieristica sia oggi, a tutti gli effetti, una professione intellettuale non è stato ancora colmato il divario tra l’immagine sociale e quella professionale. Anche nel resto del mondo l’immagine sociale dell’infermiere risente di alcuni stereotipi, non solo perpetuati da un’erronea conoscenza da parte della popolazione, ma anche incentivati dai mass media (telecronaca, cinema, serie televisive). OBIETTIVO. Indagare la percezione che gli studenti dell’Università del Piemonte Orientale hanno della professione infermieristica. METODI. È stata condotta una survey tramite questionario on-line inviato nel periodo di emergenza sanitaria legata al COVID-19 (dal 18 agosto al 15 settembre 2020). RISULTATI. Sono stati analizzati 662 questionari. È stato indagato come gli studenti descrivono gli infermieri e se tale descrizione sarebbe stata la stessa anche prima dell’emergenza sanitaria COVID-19. È stato valutato quale genere ritengano più adatto a ricoprire tale professione e se i mass media abbiano influenzato la loro idea di infermiere. Gli studenti hanno descritto l’infermiere con aggettivi come“esperto/capace”, “cortese/educato” e “accogliente/orientato all'ascolto” ed hanno affermato che avrebbero utilizzato gli stessi termini anche prima dell’emergenza sanitaria. La maggioranza del campione ha poi ritenuto che non esiste un genere più idoneo a ricoprire il ruolo di infermiere e che le serie TV o le notizie di cronaca hanno influenzato positivamente la loro percezione. Tuttavia solo una piccola percentuale del campione avrebbe preso in considerazione l’idea di fare l’infermiere. DISCUSSIONE. È emersa una visione positiva degli infermieri che vede il superamento dello stereotipo di genere ed una maggiore fiducia nelle loro capacità tecnico-professionali. I dati evidenziano inoltre come la considerazione positiva della professione infermieristica non sia la conseguenza della “pubblicità” effettuata durante l’emergenza COVID-19, che ha rappresentato gli infermieri come “eroi” del Sistema Sanitario Nazionale.
The social and professional image of the nurse: results of a survey during the Covid-19 pandemic
Barisone M.;Busca E.;Azzolina D.;Dal Molin A.;Casalino M.
2022-01-01
Abstract
INTRODUZIONE. Nonostante l’infermieristica sia oggi, a tutti gli effetti, una professione intellettuale non è stato ancora colmato il divario tra l’immagine sociale e quella professionale. Anche nel resto del mondo l’immagine sociale dell’infermiere risente di alcuni stereotipi, non solo perpetuati da un’erronea conoscenza da parte della popolazione, ma anche incentivati dai mass media (telecronaca, cinema, serie televisive). OBIETTIVO. Indagare la percezione che gli studenti dell’Università del Piemonte Orientale hanno della professione infermieristica. METODI. È stata condotta una survey tramite questionario on-line inviato nel periodo di emergenza sanitaria legata al COVID-19 (dal 18 agosto al 15 settembre 2020). RISULTATI. Sono stati analizzati 662 questionari. È stato indagato come gli studenti descrivono gli infermieri e se tale descrizione sarebbe stata la stessa anche prima dell’emergenza sanitaria COVID-19. È stato valutato quale genere ritengano più adatto a ricoprire tale professione e se i mass media abbiano influenzato la loro idea di infermiere. Gli studenti hanno descritto l’infermiere con aggettivi come“esperto/capace”, “cortese/educato” e “accogliente/orientato all'ascolto” ed hanno affermato che avrebbero utilizzato gli stessi termini anche prima dell’emergenza sanitaria. La maggioranza del campione ha poi ritenuto che non esiste un genere più idoneo a ricoprire il ruolo di infermiere e che le serie TV o le notizie di cronaca hanno influenzato positivamente la loro percezione. Tuttavia solo una piccola percentuale del campione avrebbe preso in considerazione l’idea di fare l’infermiere. DISCUSSIONE. È emersa una visione positiva degli infermieri che vede il superamento dello stereotipo di genere ed una maggiore fiducia nelle loro capacità tecnico-professionali. I dati evidenziano inoltre come la considerazione positiva della professione infermieristica non sia la conseguenza della “pubblicità” effettuata durante l’emergenza COVID-19, che ha rappresentato gli infermieri come “eroi” del Sistema Sanitario Nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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