Lungo le Alpi si sono moltiplicati progetti ed esperienze che prefigurano un cambiamento orientandosi verso dimensioni di coinvolgimento delle comunità, di attrazione di fondi sovralocali ed europei, di attivazione di catene di valore e di senso lungo cui co-costruire scenari futuri condivisi e sostenibili. In questa cornice, il contributo intende offrire alcuni esempi concreti di geografie vive e partecipate che emergono dall’analisi di progettualità intraprese nel nord del Piemonte. L’ambito territoriale di interesse è, in particolare, quello dell’Ossola che, da alcuni anni, registra un dinamismo importante sotto il profilo dell’implementazione di iniziative in grado di coniugare istanze interne e realtà locali con opportunità di finanziamento e spinte esterne, nell’orizzonte concreto della sostenibilità e delle sue articolazioni economiche, culturali e turistiche. La ricerca intende, in altre parole, interpretare gli esiti di un processo fertile di accoppiamento tra punti di vista e interesse bottom-up e top-down, che consentono di analizzare output e ricadute territoriali, a propria volta moltiplicativi o generativi di altre progettualità. “Sfilano” lungo questo percorso virtuoso soggetti, partenariati e reti propositive, flessibili e capaci di compattare iniziative di coordinamento ancorando le iniziative sui patrimoni locali e in tempi adeguati a quelli della programmazione sovralocale. È così che si viene a delineare una governance inclusiva e sinergica. Lo dimostrano alcuni casi che potremmo definire emblematici, o buone pratiche: il progetto Comuniterrae, nel territorio del Parco Nazionale Val Grande, il progetto Healps2, nei parchi Veglia, Devero, Antrona, (Ente Gestione Aree Protette Ossola), i progetti finanziati dal GAL Laghi e Monti.
PROGETTI DI SVILUPPO LOCALE SOSTENIBILE NELLE AREE ALPINE. GEOGRAFIE PARTECIPATIVE ED ESPERIENZE INNOVATIVE IN PIEMONTE
Stefania Cerutti
;Paola Menzardi
2022-01-01
Abstract
Lungo le Alpi si sono moltiplicati progetti ed esperienze che prefigurano un cambiamento orientandosi verso dimensioni di coinvolgimento delle comunità, di attrazione di fondi sovralocali ed europei, di attivazione di catene di valore e di senso lungo cui co-costruire scenari futuri condivisi e sostenibili. In questa cornice, il contributo intende offrire alcuni esempi concreti di geografie vive e partecipate che emergono dall’analisi di progettualità intraprese nel nord del Piemonte. L’ambito territoriale di interesse è, in particolare, quello dell’Ossola che, da alcuni anni, registra un dinamismo importante sotto il profilo dell’implementazione di iniziative in grado di coniugare istanze interne e realtà locali con opportunità di finanziamento e spinte esterne, nell’orizzonte concreto della sostenibilità e delle sue articolazioni economiche, culturali e turistiche. La ricerca intende, in altre parole, interpretare gli esiti di un processo fertile di accoppiamento tra punti di vista e interesse bottom-up e top-down, che consentono di analizzare output e ricadute territoriali, a propria volta moltiplicativi o generativi di altre progettualità. “Sfilano” lungo questo percorso virtuoso soggetti, partenariati e reti propositive, flessibili e capaci di compattare iniziative di coordinamento ancorando le iniziative sui patrimoni locali e in tempi adeguati a quelli della programmazione sovralocale. È così che si viene a delineare una governance inclusiva e sinergica. Lo dimostrano alcuni casi che potremmo definire emblematici, o buone pratiche: il progetto Comuniterrae, nel territorio del Parco Nazionale Val Grande, il progetto Healps2, nei parchi Veglia, Devero, Antrona, (Ente Gestione Aree Protette Ossola), i progetti finanziati dal GAL Laghi e Monti.File | Dimensione | Formato | |
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