Il contributo prende in esame la serie di poesie dedicata da Gabriele d’Annunzio alle Città del silenzio, che forma un’ampia sezione di Elettra (1903). Celebrando venticinque città italiane ricche di memorie storiche e bellezze artistiche e naturali, ma emarginate dal mondo moderno, e premettendo alla sezione l’ode programmatica Canti della ricordanza e dell’aspettazione, D’Annunzio sviluppa in chiave lirico-descrittiva un assunto politico neo-risorgimentale: occorre volgersi alle glorie passate per preparare un energico rilancio della civiltà italiana. Nel rivisitare questa Italia mirabile e gloriosa che attende di risvegliarsi, D’Annunzio intreccia alla documentata erudizione storico-artistica la memoria delle emozioni provate visitando quei luoghi.
Tra estetica e politica: le Città del silenzio di Gabriele d’Annunzio
Gibellini
2021-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame la serie di poesie dedicata da Gabriele d’Annunzio alle Città del silenzio, che forma un’ampia sezione di Elettra (1903). Celebrando venticinque città italiane ricche di memorie storiche e bellezze artistiche e naturali, ma emarginate dal mondo moderno, e premettendo alla sezione l’ode programmatica Canti della ricordanza e dell’aspettazione, D’Annunzio sviluppa in chiave lirico-descrittiva un assunto politico neo-risorgimentale: occorre volgersi alle glorie passate per preparare un energico rilancio della civiltà italiana. Nel rivisitare questa Italia mirabile e gloriosa che attende di risvegliarsi, D’Annunzio intreccia alla documentata erudizione storico-artistica la memoria delle emozioni provate visitando quei luoghi.File | Dimensione | Formato | |
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