Abstract: Il tema delle sepolture infantili nei monasteri non è stato sinora oggetto di studi di sintesi, anche a causa della frammentarietà e dell’incompletezza dei dati disponibili. Sussistono inoltre difficoltà nell’individuare in modo definito i diversi periodi dell’infanzia, anche in base alle fonti, che mostrano un uso piuttosto libero di termini come infans o puer. L’articolo discute questi aspetti, anche con interesse metodologico, attraverso le acquisizioni storiografiche degli ultimi decenni e indaga la presenza di bambini e adolescenti nei monasteri, in relazione in particolare al fenomeno dell’oblazione, il cui ruolo fu determinante per molti secoli e alla base dei meccanismi di reclutamento dei membri della comunità religiosa. Questi elementi forniscono il quadro generale e il contesto con il quale si confronta l’evidenza materiale, che solleva a sua volta ulteriori interrogativi. Le sepolture infantili risultano ubicate in diversi settori dello spazio monastico, sia nelle parti più riservate (come il chiostro) che in quelle più “aperte” o potenzialmente a contatto con laici e con visitatori esterni. Una disamina di alcuni siti italiani, distribuita su un ampio arco cronologico (dall’altomedioevo al XV secolo), mostra la notevole varietà di situazioni e l’ampio ventaglio di possibili interpretazioni proposto dal record archeologico. Abstract: Infant burials in monasteries are not well known yet, also because of the fact that available data are still fragmentary. Beside this aspect, however, we encounter some difficulties in distinguishing different periods of childhood, according to written sources, where terms as infans or puer are often not used with rigorous distinctions in meaning. This paper focuses on these issues, also with a methodological scope and examines the recent historiography. It studies the presence of children and teen-agers in monasteries, particularly related to the oblation, the role of which was crucial through the Middle Ages for the recruitment of the monks. This scenario deals with material evidence, which arises in turn further questions. Infant burials are located in different areas of the monastery, both in most private spaces (as the cloister) as well as in other ones, where contacts with laymen and external visitors are possible. A review of some sites in Italy, dating from the Early Middle Ages to the 15th century, shows the great variety of situations and the different possible interpretations suggested by the archaeological record.

Sepolture infantili in ambito monastico: problemi di contestualizzazione e osservazioni archeologiche

ELEONORA DESTEFANIS
2017-01-01

Abstract

Abstract: Il tema delle sepolture infantili nei monasteri non è stato sinora oggetto di studi di sintesi, anche a causa della frammentarietà e dell’incompletezza dei dati disponibili. Sussistono inoltre difficoltà nell’individuare in modo definito i diversi periodi dell’infanzia, anche in base alle fonti, che mostrano un uso piuttosto libero di termini come infans o puer. L’articolo discute questi aspetti, anche con interesse metodologico, attraverso le acquisizioni storiografiche degli ultimi decenni e indaga la presenza di bambini e adolescenti nei monasteri, in relazione in particolare al fenomeno dell’oblazione, il cui ruolo fu determinante per molti secoli e alla base dei meccanismi di reclutamento dei membri della comunità religiosa. Questi elementi forniscono il quadro generale e il contesto con il quale si confronta l’evidenza materiale, che solleva a sua volta ulteriori interrogativi. Le sepolture infantili risultano ubicate in diversi settori dello spazio monastico, sia nelle parti più riservate (come il chiostro) che in quelle più “aperte” o potenzialmente a contatto con laici e con visitatori esterni. Una disamina di alcuni siti italiani, distribuita su un ampio arco cronologico (dall’altomedioevo al XV secolo), mostra la notevole varietà di situazioni e l’ampio ventaglio di possibili interpretazioni proposto dal record archeologico. Abstract: Infant burials in monasteries are not well known yet, also because of the fact that available data are still fragmentary. Beside this aspect, however, we encounter some difficulties in distinguishing different periods of childhood, according to written sources, where terms as infans or puer are often not used with rigorous distinctions in meaning. This paper focuses on these issues, also with a methodological scope and examines the recent historiography. It studies the presence of children and teen-agers in monasteries, particularly related to the oblation, the role of which was crucial through the Middle Ages for the recruitment of the monks. This scenario deals with material evidence, which arises in turn further questions. Infant burials are located in different areas of the monastery, both in most private spaces (as the cloister) as well as in other ones, where contacts with laymen and external visitors are possible. A review of some sites in Italy, dating from the Early Middle Ages to the 15th century, shows the great variety of situations and the different possible interpretations suggested by the archaeological record.
2017
978-88-3349-035-9
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