L'autore si sofferma sul pensiero di Italo Mancini, che contrappone l’alterità della “parola di Dio” alla nozione di “parola sacra” e di sacralizzazione identitaria del potere che questa, a differenza di quella, implica nella sua presunta volontà, tutta umana, di impossessarsi dell’assoluto. L’autore illustra poi come Mancini proponga una concezione teorico-pratica di «cristianesimo radicale» che pone in relazione le dimensioni della fede, della ideologia e della cultura e che evidenzia soprattutto l’essenzialità della nozione di santo e delle istanze della trascendenza e della separazione a essa sottese, secondo una direzione connotata dalla doppia fedeltà a Dio e alla città dell’uomo.
Sacro e santo nel pensiero di Italo Mancini
luca ghisleri
2021-01-01
Abstract
L'autore si sofferma sul pensiero di Italo Mancini, che contrappone l’alterità della “parola di Dio” alla nozione di “parola sacra” e di sacralizzazione identitaria del potere che questa, a differenza di quella, implica nella sua presunta volontà, tutta umana, di impossessarsi dell’assoluto. L’autore illustra poi come Mancini proponga una concezione teorico-pratica di «cristianesimo radicale» che pone in relazione le dimensioni della fede, della ideologia e della cultura e che evidenzia soprattutto l’essenzialità della nozione di santo e delle istanze della trascendenza e della separazione a essa sottese, secondo una direzione connotata dalla doppia fedeltà a Dio e alla città dell’uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.