Il presente studio intende fornire un'analisi dell'impatto determinato dalla riforma sul sistema di regolazione delle misure preventive della corruzione, tanto a livello legislativo quanto amministrativo, in una fase di loro già compiuta maturazione. In particolare, nel primo capitolo è analizzato lo stato dell'arte sulla pianificazione e gestione del rischio a sei anni dall'emanazione della prima legge in materia, unitamente alla scelta di centralizzare, in capo al responsabile della prevenzione e della corruzione, le responsabilità circa la predisposizione e il controllo delle misure di attuazione. Sarà altresì oggetto di indagine la scelta di istituire un'autority dai poteri rafforzati nella materia della corruzione (ANAC), attribuendo alla stessa ampi margini di incidenza nell'attività organizzativa delle pubbliche amministrazioni e di regolazione nella materia degli appalti. Nel secondo capitolo è analizzata l'evoluzione della disciplina appalti e le scelte legislative volte a riordinare complessivamente la materia, con il fine di prevenire il fenomeno corruttivo in uno dei settori maggiormente esposti e a rischio. Nel terzo capitolo, viene approfondito il tema della valenza giuridica delle linee guida emanate: in particolare, si approfondiranno quindi le ragioni, e le conseguenze, poste a fondamento della scelta del legislatore di attribuire nuovi poteri a tale autorità, che non si limita solo a fornire suggerimenti con valenza di indicatori di buone prassi, ma adotta atti con valenza para normativa. Registrando in tale scelta un'ulteriore conferma del fenomeno già in passato qualificato come "fuga dal regolamento", ci si soffermerà sulla collocazione degli atti di regolazione flessibile nel sistema delle fonti del diritto. Ulteriore approfondimento, nell'ultimo capitolo finale, è dedicato al ruolo delle autorità tradizionalmente poste a presidio del sistema della legalità nelle pubbliche amministrazioni, con funzioni principalmente repressive delle pratiche corruttive: si andrà, nel presente studio, ad analizzare ulteriori ambiti di intervento delle magistrature contabile e amministrativa, evidenziando altresì le sinergie sempre più marcate tra i distinti ruoli e le azioni di contrasto della magistratura della Corte dei conti, del Giudice amministrativo e di ANAC, in particolare nella materia appalti.

Il disegno di riforma plurilivello nel sistema di contrasto al fenomeno corruttivo e alla maladministration tra pianificazione, controlli e appalti / Bellomo, Elisa. - ELETTRONICO. - (2019). [10.20373/uniupo/openthesis/115131]

Il disegno di riforma plurilivello nel sistema di contrasto al fenomeno corruttivo e alla maladministration tra pianificazione, controlli e appalti

Bellomo, Elisa
2019-01-01

Abstract

Il presente studio intende fornire un'analisi dell'impatto determinato dalla riforma sul sistema di regolazione delle misure preventive della corruzione, tanto a livello legislativo quanto amministrativo, in una fase di loro già compiuta maturazione. In particolare, nel primo capitolo è analizzato lo stato dell'arte sulla pianificazione e gestione del rischio a sei anni dall'emanazione della prima legge in materia, unitamente alla scelta di centralizzare, in capo al responsabile della prevenzione e della corruzione, le responsabilità circa la predisposizione e il controllo delle misure di attuazione. Sarà altresì oggetto di indagine la scelta di istituire un'autority dai poteri rafforzati nella materia della corruzione (ANAC), attribuendo alla stessa ampi margini di incidenza nell'attività organizzativa delle pubbliche amministrazioni e di regolazione nella materia degli appalti. Nel secondo capitolo è analizzata l'evoluzione della disciplina appalti e le scelte legislative volte a riordinare complessivamente la materia, con il fine di prevenire il fenomeno corruttivo in uno dei settori maggiormente esposti e a rischio. Nel terzo capitolo, viene approfondito il tema della valenza giuridica delle linee guida emanate: in particolare, si approfondiranno quindi le ragioni, e le conseguenze, poste a fondamento della scelta del legislatore di attribuire nuovi poteri a tale autorità, che non si limita solo a fornire suggerimenti con valenza di indicatori di buone prassi, ma adotta atti con valenza para normativa. Registrando in tale scelta un'ulteriore conferma del fenomeno già in passato qualificato come "fuga dal regolamento", ci si soffermerà sulla collocazione degli atti di regolazione flessibile nel sistema delle fonti del diritto. Ulteriore approfondimento, nell'ultimo capitolo finale, è dedicato al ruolo delle autorità tradizionalmente poste a presidio del sistema della legalità nelle pubbliche amministrazioni, con funzioni principalmente repressive delle pratiche corruttive: si andrà, nel presente studio, ad analizzare ulteriori ambiti di intervento delle magistrature contabile e amministrativa, evidenziando altresì le sinergie sempre più marcate tra i distinti ruoli e le azioni di contrasto della magistratura della Corte dei conti, del Giudice amministrativo e di ANAC, in particolare nella materia appalti.
2019
29
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