Il saggio dà conto di una ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, finalizzata alla creazione del Geoportale della cultura alimentare. Uno strumento che offre un contributo al rinnovamento delle teorie e delle pratiche connesse alla catalogazione e al recupero critico di contenuti etnoantropologici, con particolare riferimento alle tematiche del cibo. Al centro dell’indagine si è posto il problema di mettere in rete banche dati di diverso contenuto e intensità etnoantropologica al fine di sperimentare come una base di conoscenza, nata per assolvere a uno specifico compito di ricerca, possa diventare un’opportunità per dare vita a complessi e più generali processi di patrimonializzazione dei beni culturali DEA. I risultati conseguiti permettono di trarre alcune importanti indicazioni di senso per una lettura sistemica del cibo. L’analisi critica delle sette banche dati scelte per questa prima sperimentazione del Geoportale offre solide informazioni atte a valorizzare il lavoro di censimento e catalogazione compiuto negli anni. Una prospettiva, questa, che vuole essere un contributo per la raccolta, la catalogazione, l’archiviazione e la redistribuzione dei dati di cultura del patrimonio demoetnontropologico italiano.

Archivi di narrazione: i patrimoni della tradizione gastronomica

PORPORATO DAVIDE
Co-primo
;
2019-01-01

Abstract

Il saggio dà conto di una ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, finalizzata alla creazione del Geoportale della cultura alimentare. Uno strumento che offre un contributo al rinnovamento delle teorie e delle pratiche connesse alla catalogazione e al recupero critico di contenuti etnoantropologici, con particolare riferimento alle tematiche del cibo. Al centro dell’indagine si è posto il problema di mettere in rete banche dati di diverso contenuto e intensità etnoantropologica al fine di sperimentare come una base di conoscenza, nata per assolvere a uno specifico compito di ricerca, possa diventare un’opportunità per dare vita a complessi e più generali processi di patrimonializzazione dei beni culturali DEA. I risultati conseguiti permettono di trarre alcune importanti indicazioni di senso per una lettura sistemica del cibo. L’analisi critica delle sette banche dati scelte per questa prima sperimentazione del Geoportale offre solide informazioni atte a valorizzare il lavoro di censimento e catalogazione compiuto negli anni. Una prospettiva, questa, che vuole essere un contributo per la raccolta, la catalogazione, l’archiviazione e la redistribuzione dei dati di cultura del patrimonio demoetnontropologico italiano.
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