La Valsesia, area montana oggi compresa nella provincia di Vercelli, fra il Trecento e il Settecento inoltrato si autogovernò in base a franchigie che fece confermare e rispettare dalle sovranità a cui fu sottomessa, prima quella dello Stato di Milano e poi quella dello Stato sabaudo. Alimentò nello stesso tempo un plurisecolare flusso migratorio, di cui fecero parte anche mercanti e uomini d’affari che si diramarono in varie parti d’Europa. Vengono qui ricostruite le vicende e le fortune di alcune delle famiglie valsesiane di estrazione mercantile che fra Cinque e Settecento ricoprirono cariche finanziarie e amministrative di grande rilievo in un governo, quello sabaudo, al quale il loro territorio non era ancora soggetto. Si cerca anche di mappare, più in generale, la lunga presenza valsesiana a Torino, fatta anche di artigiani e piccoli commercianti, e sottoposta agli effetti delle guerre che nel Seicento contrapposero il ducato sabaudo alla monarchia cattolica, e quindi allo Stato di Milano. La ricerca intende offrire un contributo alla storia della mobilità fra gli Stati italiani nel corso della prima età moderna, mettendo a fuoco l’apporto di personale qualificato che innervò le strutture burocratiche e la vita associata di Stati diversi da quello di origine, mantenendo pur sempre legami non solo affettivi con le località di provenienza.
I Miloda, i Carelli e gli altri: Valsesiani a Torino fra Cinque e Ottocento
Claudio Rosso
2015-01-01
Abstract
La Valsesia, area montana oggi compresa nella provincia di Vercelli, fra il Trecento e il Settecento inoltrato si autogovernò in base a franchigie che fece confermare e rispettare dalle sovranità a cui fu sottomessa, prima quella dello Stato di Milano e poi quella dello Stato sabaudo. Alimentò nello stesso tempo un plurisecolare flusso migratorio, di cui fecero parte anche mercanti e uomini d’affari che si diramarono in varie parti d’Europa. Vengono qui ricostruite le vicende e le fortune di alcune delle famiglie valsesiane di estrazione mercantile che fra Cinque e Settecento ricoprirono cariche finanziarie e amministrative di grande rilievo in un governo, quello sabaudo, al quale il loro territorio non era ancora soggetto. Si cerca anche di mappare, più in generale, la lunga presenza valsesiana a Torino, fatta anche di artigiani e piccoli commercianti, e sottoposta agli effetti delle guerre che nel Seicento contrapposero il ducato sabaudo alla monarchia cattolica, e quindi allo Stato di Milano. La ricerca intende offrire un contributo alla storia della mobilità fra gli Stati italiani nel corso della prima età moderna, mettendo a fuoco l’apporto di personale qualificato che innervò le strutture burocratiche e la vita associata di Stati diversi da quello di origine, mantenendo pur sempre legami non solo affettivi con le località di provenienza.File | Dimensione | Formato | |
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