La figura della crisi percorre in profondità la compagine diegetica di Paura alla Scala, segnando vistosamente le interazioni fra i personaggi e deformandone comportamenti e caratteri. Il progressivo montare dell’emergenza del pericolo, rappresentato dall’io narrante soprattutto attraverso il richiamo alle voci della folla contagiosamente irrequiete dalla città all’interno della Scala e attraverso gli spazi dell’illustre teatro, amplifica fino al massimo di tensione l’ambivalenza che contraddistingue gli elementi fondamentali dello storyworld. L’opera messa in scena, “La strage degli innocenti”, oggetto di interpretazioni politiche antitetiche; il suo autore Grossgemuth, noto per non aver preso posizione durante l’occupazione tedesca; le difficoltà e incomprensioni tra il maestro Cottes e il figlio Arduino; il personaggio di Donna Clara, che passeggia senza sosta tra uno schieramento e l’altro degli ‘assediati’: ecco solo alcuni esempi di equivocità e indecisione caratteristici di una crisi personale, politica, storica. Nel suo insieme il bel pubblico della Scala costituisce uno spaccato umano e sociale impietoso e grottesco, un ritratto collettivo che la paura sfigura facendo cadere le maschere una dopo l’altra, mostrando volti sfatti, tracotanti e imbelli. Prima che l’alba riconfermi lo status quo con desolante levità, la storia ha saputo aprire crepe e minacciare disordine, rovina, dissoluzione. Il saggio si conclude con un confronto tra il testo buzzatiano e il film di Luis Buñuel El Ángel exterminador (1962), confronto che fa subito scorgere la presenza comune dei principali topoi e delle linee tematiche e compositive ascrivibili al cronotopo della crisi esaminati in precedenza: l’assedio, la soglia, la sospensione carnevalesca della vita ordinaria, lo scandalo. Si accenna infine, con riferimento a fonti d’archivio pubblicate e analizzate in un altro lavoro, a contatti e tentativi di dialogo documentati tra il regista spagnolo e lo scrittore italiano.
In contagiosa crisi: lo spaccato umano di Paura alla Scala
Stefania Irene Sini
2018-01-01
Abstract
La figura della crisi percorre in profondità la compagine diegetica di Paura alla Scala, segnando vistosamente le interazioni fra i personaggi e deformandone comportamenti e caratteri. Il progressivo montare dell’emergenza del pericolo, rappresentato dall’io narrante soprattutto attraverso il richiamo alle voci della folla contagiosamente irrequiete dalla città all’interno della Scala e attraverso gli spazi dell’illustre teatro, amplifica fino al massimo di tensione l’ambivalenza che contraddistingue gli elementi fondamentali dello storyworld. L’opera messa in scena, “La strage degli innocenti”, oggetto di interpretazioni politiche antitetiche; il suo autore Grossgemuth, noto per non aver preso posizione durante l’occupazione tedesca; le difficoltà e incomprensioni tra il maestro Cottes e il figlio Arduino; il personaggio di Donna Clara, che passeggia senza sosta tra uno schieramento e l’altro degli ‘assediati’: ecco solo alcuni esempi di equivocità e indecisione caratteristici di una crisi personale, politica, storica. Nel suo insieme il bel pubblico della Scala costituisce uno spaccato umano e sociale impietoso e grottesco, un ritratto collettivo che la paura sfigura facendo cadere le maschere una dopo l’altra, mostrando volti sfatti, tracotanti e imbelli. Prima che l’alba riconfermi lo status quo con desolante levità, la storia ha saputo aprire crepe e minacciare disordine, rovina, dissoluzione. Il saggio si conclude con un confronto tra il testo buzzatiano e il film di Luis Buñuel El Ángel exterminador (1962), confronto che fa subito scorgere la presenza comune dei principali topoi e delle linee tematiche e compositive ascrivibili al cronotopo della crisi esaminati in precedenza: l’assedio, la soglia, la sospensione carnevalesca della vita ordinaria, lo scandalo. Si accenna infine, con riferimento a fonti d’archivio pubblicate e analizzate in un altro lavoro, a contatti e tentativi di dialogo documentati tra il regista spagnolo e lo scrittore italiano.File | Dimensione | Formato | |
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