Il saggio indaga i possibili motivi della contemporanea presenza nella legislazione giustinianea di due distinte giustificazioni del potere imperiale, che appaiono tra loro potenzialmente contraddittorie: l’investitura divina da un lato e la delega popolare tramite la lex de imperio (o lex regia) dall’altro lato. In particolare l’A. sottopone ad esame c. Deo auctore, in cui ricorrono entrambe (rispettivamente in c. Deo auctore praef. e 7), e giunge alla conclusione che la menzione della lex de imperio è utilizzata da Giustiniano per contrastare le obiezioni che erano state verosimilmente sollevate contro il progetto di procedere alla compilazione degli scritti giurisprudenziali.
Lex de imperio o Deo auctore? Giustiniano e il fondamento del potere imperiale
Garbarino
2018-01-01
Abstract
Il saggio indaga i possibili motivi della contemporanea presenza nella legislazione giustinianea di due distinte giustificazioni del potere imperiale, che appaiono tra loro potenzialmente contraddittorie: l’investitura divina da un lato e la delega popolare tramite la lex de imperio (o lex regia) dall’altro lato. In particolare l’A. sottopone ad esame c. Deo auctore, in cui ricorrono entrambe (rispettivamente in c. Deo auctore praef. e 7), e giunge alla conclusione che la menzione della lex de imperio è utilizzata da Giustiniano per contrastare le obiezioni che erano state verosimilmente sollevate contro il progetto di procedere alla compilazione degli scritti giurisprudenziali.File | Dimensione | Formato | |
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