L’attuale nozione di sicurezza alimentare affonda radici profonde nella storia giuridica europea, e specialmente in quella del XII-XVIII secolo. Lungo l’arco di questi secoli è stata prodotta un’enorme quantità di norme riguardanti il cibo, la sua sicurezza, la sua produzione, il suo commercio etc. Queste norme sono state per lo più prodotte per il tramite di interventi di natura legislativa ad opera degli organi di governo più direttamente investiti della protezione della comunità sociale, nell’esercizio delle loro prerogative “di sovranità”. Tra gli obiettivi principali di questa legislazione c’è sicuramente quello della prevenzione di qualsiasi possibile rischio sanitario proveniente dal cibo, ma c’è anche quello della protezione dell’ambiente, considerato come il principale fattore di produzione degli alimenti, e quello di assicurare un livello minimo di accesso al cibo anche ai membri più poveri della società. Questa legislazione è per lo più prodotta a livello locale, da coloro – o con una forte influenza di coloro – che sono più direttamente coinvolti nella produzione, nel commercio e nel consumo del cibo. Le conoscenze meta-giuridiche, e quindi mediche, veterinarie, meccaniche, biologiche ecc. ne influenzano fortemente il contenuto. Uno sguardo a queste radici del concetto di sicurezza alimentare può forse consentire a chi si occupa oggi della disciplina dei diversi aspetti dell’alimentazione una migliore comprensione di questa branca del diritto.

Riflessioni sulla sicurezza alimentare in prospettiva storico-giuridica

aimerito, f.
2018-01-01

Abstract

L’attuale nozione di sicurezza alimentare affonda radici profonde nella storia giuridica europea, e specialmente in quella del XII-XVIII secolo. Lungo l’arco di questi secoli è stata prodotta un’enorme quantità di norme riguardanti il cibo, la sua sicurezza, la sua produzione, il suo commercio etc. Queste norme sono state per lo più prodotte per il tramite di interventi di natura legislativa ad opera degli organi di governo più direttamente investiti della protezione della comunità sociale, nell’esercizio delle loro prerogative “di sovranità”. Tra gli obiettivi principali di questa legislazione c’è sicuramente quello della prevenzione di qualsiasi possibile rischio sanitario proveniente dal cibo, ma c’è anche quello della protezione dell’ambiente, considerato come il principale fattore di produzione degli alimenti, e quello di assicurare un livello minimo di accesso al cibo anche ai membri più poveri della società. Questa legislazione è per lo più prodotta a livello locale, da coloro – o con una forte influenza di coloro – che sono più direttamente coinvolti nella produzione, nel commercio e nel consumo del cibo. Le conoscenze meta-giuridiche, e quindi mediche, veterinarie, meccaniche, biologiche ecc. ne influenzano fortemente il contenuto. Uno sguardo a queste radici del concetto di sicurezza alimentare può forse consentire a chi si occupa oggi della disciplina dei diversi aspetti dell’alimentazione una migliore comprensione di questa branca del diritto.
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