Possono i cittadini insegnare nei corsi di laurea universitari? Considerando la loro esperienza maturata nella relazione con assistenti sociali e servizi sociosanitari come un sapere, che tipo di innovazione propongono e quali indicazioni suggeriscono ai futuri professionisti? Le domande presentate poco sopra costituiscono il nucleo della sfida che abbiamo raccolto, in tempi difficili per il welfare italiano, e che sollecitano riflessione e mutamento di prospettiva non solo nell’organizzazione di servizi e di pratiche professionali, ma anche nella formazione universitaria rivolta ai futuri assistenti sociali (Allegri, 2015). Decidere di attivare un gruppo di tal tipo comporta scelte complesse. Si tratta di approntare una strategia formativa attenta, da un lato, a coinvolgere cittadini-utenti e familiari nella formazione universitaria promuovendo il loro empowerment ed evitando pericolosi rischi di stigmatizzazione e, dall’ altro lato, di porre particolare attenzione nella creazione di contesti di co-apprendimento tra utenti, studenti, tutor e docenti. Il contributo che proponiamo in questa sede mira a presentare i tratti salienti della esperienza maturata in questi anni, e intende evidenziarne, attraverso gli aspetti critici e quelli positivi e la valutazione effettuata dai diversi attori coinvolti, il carattere innovativo.
Diversamente esperti: la partecipazione dei cittadini utenti e dei familiari nella formazione universitaria dei futuri assistenti sociali. Analisi di una innovativa esperienza italiana
Elena Allegri
;Antonella De Luca
;BARTOCCI, Maria Chiara
;GALLIONE, Elisa Stefania
2017-01-01
Abstract
Possono i cittadini insegnare nei corsi di laurea universitari? Considerando la loro esperienza maturata nella relazione con assistenti sociali e servizi sociosanitari come un sapere, che tipo di innovazione propongono e quali indicazioni suggeriscono ai futuri professionisti? Le domande presentate poco sopra costituiscono il nucleo della sfida che abbiamo raccolto, in tempi difficili per il welfare italiano, e che sollecitano riflessione e mutamento di prospettiva non solo nell’organizzazione di servizi e di pratiche professionali, ma anche nella formazione universitaria rivolta ai futuri assistenti sociali (Allegri, 2015). Decidere di attivare un gruppo di tal tipo comporta scelte complesse. Si tratta di approntare una strategia formativa attenta, da un lato, a coinvolgere cittadini-utenti e familiari nella formazione universitaria promuovendo il loro empowerment ed evitando pericolosi rischi di stigmatizzazione e, dall’ altro lato, di porre particolare attenzione nella creazione di contesti di co-apprendimento tra utenti, studenti, tutor e docenti. Il contributo che proponiamo in questa sede mira a presentare i tratti salienti della esperienza maturata in questi anni, e intende evidenziarne, attraverso gli aspetti critici e quelli positivi e la valutazione effettuata dai diversi attori coinvolti, il carattere innovativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.