Questo studio intende contribuire al dibattito sulla stima dell’economia sommersa nell’ambito del Currency Demand Approach (CDA), rispondendo al seguente interrogativo: lo stock di circolante è una grandezza adeguata a definire la domanda di moneta legale a fini transattivi? Nella prima parte dell’analisi si evidenzia come l’impiego di una misura diretta di pagamenti in contanti in sostituzione della misura standard di stock di scorte monetarie come variabile dipendente dell’equazione di domanda di moneta rappresenti un miglioramento del CDA tradizionale largamente utilizzato in letteratura. Nella seconda parte del lavoro la rivisitazione del CDA proposta in Ardizzi et al. (2011) viene applicata a un campione di province italiane osservate nel 2009. Il modello originario è modificato in tre direzioni. In primo luogo, si considera una misura alternativa dei flussi di pagamenti in contante. In secondo luogo, l’attenzione è concentrata sulla sola componente di sommerso fiscale. Infine, vengono introdotte nel modello tre diverse misure di evasione osservata. I risultati mostrano la robustezza della metodologia del CDA “rivisitato”, consentendo di trarre alcune conclusioni di policy.
Servizi di pagamento, prelievo di contante e stima del sommerso: i risultati di una indagine sul caso italiano
PIACENZA, MASSIMILIANO;
2011-01-01
Abstract
Questo studio intende contribuire al dibattito sulla stima dell’economia sommersa nell’ambito del Currency Demand Approach (CDA), rispondendo al seguente interrogativo: lo stock di circolante è una grandezza adeguata a definire la domanda di moneta legale a fini transattivi? Nella prima parte dell’analisi si evidenzia come l’impiego di una misura diretta di pagamenti in contanti in sostituzione della misura standard di stock di scorte monetarie come variabile dipendente dell’equazione di domanda di moneta rappresenti un miglioramento del CDA tradizionale largamente utilizzato in letteratura. Nella seconda parte del lavoro la rivisitazione del CDA proposta in Ardizzi et al. (2011) viene applicata a un campione di province italiane osservate nel 2009. Il modello originario è modificato in tre direzioni. In primo luogo, si considera una misura alternativa dei flussi di pagamenti in contante. In secondo luogo, l’attenzione è concentrata sulla sola componente di sommerso fiscale. Infine, vengono introdotte nel modello tre diverse misure di evasione osservata. I risultati mostrano la robustezza della metodologia del CDA “rivisitato”, consentendo di trarre alcune conclusioni di policy.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.