Nella mia ricerca mi sono occupato dell'interpretazione di del Noce su Marx. Augusto Del Noce si presenta innanzitutto come "filosofo attraverso la storia. Il suo tentativo è quello di restaurare i valori trascendenti proponendo un'interpretazione originale della storia della filosofia. Pertanto l'"avversario" più importante con cui si è "confrontato" è senz'altro il marxismo. Già dal 1946 cominciò a scrivere saggi che sarebbero diventati fondamentali nella sua interpretazione, e di cui i più importanti sarebbero confluiti nelle sue opere maggiori, ossia "Il problema dell'ateismo" e "Riforma cattolica e filosofia moderna".E' innegabile che Marx sia uno degli interlocutori(se non l'interlocutore) di maggior rilievo del pensiero di Del Noce. Ovviamente l'interesse di quest'ultimo si è esteso agli interpreti del pensiero marxiano. Per questo la nostra ricerca si è proposta di esaminare l'Auserinandersetzung di Del Noce con Karl Marx, secondo una prospettiva particolare, ossia indagando il rapporto del pensatore torinese con due autori che delle dottrine di Marx fecero il centro della propria attenzione: Galvano della Volpe e Lucien Goldmann. Il "dialogo" con entrambi fornì al filosofo torinese molti degli elementi teorici che permisero di giungere alla sua originale interpretazione della storia della filosofia moderna. Si pensi al concetto di "galileismo morale" ripreso da Della Volpe e al concetto di "struttura significativa" ripreso da Goldmann, che costituisce il fondamento della "scommessa" goldmanniana su Marx. Naturalmente le prospettive di Della Volpe e di Goldmann differiscono tra loro. Il primo rappresenta per Del Noce il marxismo "anti-hegeliano", cioè anti-storicistico, che, nel migliore dei casi, accetta lo "storicismo" solo nell'ambito del materialismo, ossia subordina il problema della storia alla dimensione economico-sociale dell'uomo. Il secondo, invece, accetta la visione storicistica del marxismo - quella del Lukacs di "Storia e coscienza di classe."

Augusto del Noce interprete di Karl Marx. L'ateismo, la gnosi, il "dialogo" con Galvano Della Volpe e con Lucien Goldmann / Riili, Ambrogio. - ELETTRONICO. - (2017). [10.20373/uniupo/openthesis/86895]

Augusto del Noce interprete di Karl Marx. L'ateismo, la gnosi, il "dialogo" con Galvano Della Volpe e con Lucien Goldmann

RIILI, AMBROGIO
2017-01-01

Abstract

Nella mia ricerca mi sono occupato dell'interpretazione di del Noce su Marx. Augusto Del Noce si presenta innanzitutto come "filosofo attraverso la storia. Il suo tentativo è quello di restaurare i valori trascendenti proponendo un'interpretazione originale della storia della filosofia. Pertanto l'"avversario" più importante con cui si è "confrontato" è senz'altro il marxismo. Già dal 1946 cominciò a scrivere saggi che sarebbero diventati fondamentali nella sua interpretazione, e di cui i più importanti sarebbero confluiti nelle sue opere maggiori, ossia "Il problema dell'ateismo" e "Riforma cattolica e filosofia moderna".E' innegabile che Marx sia uno degli interlocutori(se non l'interlocutore) di maggior rilievo del pensiero di Del Noce. Ovviamente l'interesse di quest'ultimo si è esteso agli interpreti del pensiero marxiano. Per questo la nostra ricerca si è proposta di esaminare l'Auserinandersetzung di Del Noce con Karl Marx, secondo una prospettiva particolare, ossia indagando il rapporto del pensatore torinese con due autori che delle dottrine di Marx fecero il centro della propria attenzione: Galvano della Volpe e Lucien Goldmann. Il "dialogo" con entrambi fornì al filosofo torinese molti degli elementi teorici che permisero di giungere alla sua originale interpretazione della storia della filosofia moderna. Si pensi al concetto di "galileismo morale" ripreso da Della Volpe e al concetto di "struttura significativa" ripreso da Goldmann, che costituisce il fondamento della "scommessa" goldmanniana su Marx. Naturalmente le prospettive di Della Volpe e di Goldmann differiscono tra loro. Il primo rappresenta per Del Noce il marxismo "anti-hegeliano", cioè anti-storicistico, che, nel migliore dei casi, accetta lo "storicismo" solo nell'ambito del materialismo, ossia subordina il problema della storia alla dimensione economico-sociale dell'uomo. Il secondo, invece, accetta la visione storicistica del marxismo - quella del Lukacs di "Storia e coscienza di classe."
2017
28
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