Heidegger vede nella duplice forma della metafisica un’unità ancora impensata: ontoteologia. In questo modo però il rischio è di forzare la metafisica entro una unitarietà interpretativa. Riflettendo sull’analisi di Heidegger, il paper intende ritornare sulla Verlegenheit come condizione strutturale della metafisica, alternativa al riduzionismo heideggeriano. La Verlegenheit esprime la tensione che anima la metafisica; l’intrinseca dualità della relazione tra Essere ed enti. Semplificare la Verlegenheit significa cadere nell’ambiguità.

Verlegenheit metafisica. Un'ambiguità heideggeriana

POMA, Iolanda
2016-01-01

Abstract

Heidegger vede nella duplice forma della metafisica un’unità ancora impensata: ontoteologia. In questo modo però il rischio è di forzare la metafisica entro una unitarietà interpretativa. Riflettendo sull’analisi di Heidegger, il paper intende ritornare sulla Verlegenheit come condizione strutturale della metafisica, alternativa al riduzionismo heideggeriano. La Verlegenheit esprime la tensione che anima la metafisica; l’intrinseca dualità della relazione tra Essere ed enti. Semplificare la Verlegenheit significa cadere nell’ambiguità.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Iolanda Poma Verlegenheit metafisica. Un'ambiguità heideggeriana.pdf

file ad accesso aperto

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 194.11 kB
Formato Adobe PDF
194.11 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/76824
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact