L'intervento commenta l'articolo bersaglio di Emiliani a Mazzara ("Dalla naturalizzazione delle scienze umane alla naturalità dell'ovvio. Le ragioni sociali per le quali la mente non è il cervello") volto a difendere una prospettiva antiriduazionistica rispetto alle neuroscienze. Marraffa e Meini ritengono che nel perseguire la loro denuncia delle aberrazioni neuromaniache gli autori sottovalutino tanto la «buona» neuroscienza che la psicologia scientifica, per approdare infine nei lidi di una sociologia fenomenologica, la quale, così come viene riproposta nell'articolo-target, è indistinguibile da una forma di costruzionismo relativistico.
La comprensione della dialettica fra biologia (individuale) e relazionalità (sociale) richiede una spiegazione su più livelli
MEINI, Cristina;
2015-01-01
Abstract
L'intervento commenta l'articolo bersaglio di Emiliani a Mazzara ("Dalla naturalizzazione delle scienze umane alla naturalità dell'ovvio. Le ragioni sociali per le quali la mente non è il cervello") volto a difendere una prospettiva antiriduazionistica rispetto alle neuroscienze. Marraffa e Meini ritengono che nel perseguire la loro denuncia delle aberrazioni neuromaniache gli autori sottovalutino tanto la «buona» neuroscienza che la psicologia scientifica, per approdare infine nei lidi di una sociologia fenomenologica, la quale, così come viene riproposta nell'articolo-target, è indistinguibile da una forma di costruzionismo relativistico.File | Dimensione | Formato | |
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