L’Italia è il paese che vanta di possedere il “più grande patrimonio al mondo” (e non è vero…): infligge tuttavia grande marginalità alle competenze relative alla tutela. La tradizionale separazione accademica delle “missioni” della ricerca, che distingue in modo gerarchico tra “ricerca” tout court e “divulgazione” o “giornalismo” (magari d’inchiesta), è valida oppure fuorviante? La storia dell’arte è un utile case study per riflettere su taluni presupposti delle politiche di valutazione, antistorici e applicati meccanicamente.
Come cambia la storia dell'arte
DANTINI, Michele
2013-01-01
Abstract
L’Italia è il paese che vanta di possedere il “più grande patrimonio al mondo” (e non è vero…): infligge tuttavia grande marginalità alle competenze relative alla tutela. La tradizionale separazione accademica delle “missioni” della ricerca, che distingue in modo gerarchico tra “ricerca” tout court e “divulgazione” o “giornalismo” (magari d’inchiesta), è valida oppure fuorviante? La storia dell’arte è un utile case study per riflettere su taluni presupposti delle politiche di valutazione, antistorici e applicati meccanicamente.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.