Indagine sullo stato di salute orale in un campione di donne gravide

Scopo del lavoro è stato valutare lo stato di salute orale in un campione di 100 donne gravide afferenti alle strutture consultoriali dell’ASL n°9 del S.S.N. della Regione Piemonte. L’indagine, è stata effettuata mediante somministrazione di un questionario ed un esame obiettivo del cavo orale con rilevazione della presenza di alitosi e di lesioni delle mucose e della lingua, con annotazione del numero di denti presenti o assenti, residui radicolari, denti cariati, denti otturati e/o protesizzati in modo congruo o incongruo (ritentivi di placca); presenza di protesi rimovibili, GI e PI. L’età media del gruppo in esame è risultata essere 30 anni e due mesi (età variabile da 18 anni e tre mesi a 40 anni e nove mesi). Il 55% delle donne reclutate nella ricerca era nel terzo trimestre di gravidanza, il 35% nel secondo e il 10% nel primo. Il 64% delle donne del nostro studio è risultata avere una scolarità medio-alta, il 44% delle pazienti sono impiegate, il 23% casalinghe, il 12% in attesa d’occupazione, il 10% operaie, il 5% commercianti, il 4% libere professioniste e il 2% dirigenti. Una differenza statisticamente significativa dell’indice gengivale GI è stata notata tra i soggetti del primo e del secondo trimestre gravidico e del secondo e terzo trimestre gravidico rilevando nei secondi gruppi un maggior valore di GI ( rispettivamente p<0,0193 e p<0,0214). Inoltre è risultato che le donne gravide con età inferiore a 25 anni hanno un indice di placca (p<0,0208) ed un indice gengivale (p<0,0371) più elevato rispetto a quelle di età superiore in modo statisticamente significativo. I dati della ricerca da noi condotta indicano che GI aumenta con l’aumentare dell’epoca gravidica e che le donne di età inferiore a 25 anni hanno un valore di GI e di PI più elevato; si evince inoltre la necessità di migliorare le condizioni oro-dentali delle gravide con l’attuazione di specifici protocolli di trattamento oro-dentale che dovrebbero prevedere cure odontoiatriche e sedute di igiene orale, in relazione alle necessità ed all’epoca gestazionale delle pazienti, ed una corretta educazione e motivazione all’igiene orale. L’attuazione di tali protocolli non può prescindere dall’inserimento dell’igienista dentale nelle equipe consultoriali e nella pianta organica delle ASL.