K.W.F. Solger (1780-1819) ha elaborato nel grande contesto dell'idealismo tedesco una profonda e autonoma ontologia dialettica di matrice neoplatonico-cristiana, basata sul concetto di rivelazione dell'unità dell’assoluto nella dualità dell'esistenza, non ancora molto studiata in ambito italiano. Nelle sue opere egli si è occupato di analizzare questa ontologia della rivelazione nella configurazione che essa assume all'interno di quelle che per il pensiero romantico e idealistico sono le forme fondamentali dello spirito umano, e cioè l'arte, la filosofia e la religione. I testi di Solger che vengono in particolare analizzati nelle due parti del presente lavoro - e cioè Erwin, I dialoghi filosofici su essere, non essere e conoscere e Sul vero significato e sulla destinazione della filosofia, specialmente nel nostro tempo, scritti afferenti alle diverse fasi della sua elaborazione teorica - mostrano la delineazione di un modello di rivelazione nel quale convivono in unione tensiva la necessità della creazione, intesa idealisticamente come manifestazione del divino nel proprio opposto, e la libertà dell’incarnazione redentiva, concepita luteranamente come assunzione del negativo da parte del positivo. Ne deriva la prospettazione di un'originale figura speculativo-fattuale di dialettica negativa attraverso cui Solger intende far convivere l'assolutezza del principio, l'autocoscienza del finito e l'esistenza del male.
L'unità nella dualità. L'ontologia della rivelazione di K.W.F. Solger
GHISLERI, LUCA
2007-01-01
Abstract
K.W.F. Solger (1780-1819) ha elaborato nel grande contesto dell'idealismo tedesco una profonda e autonoma ontologia dialettica di matrice neoplatonico-cristiana, basata sul concetto di rivelazione dell'unità dell’assoluto nella dualità dell'esistenza, non ancora molto studiata in ambito italiano. Nelle sue opere egli si è occupato di analizzare questa ontologia della rivelazione nella configurazione che essa assume all'interno di quelle che per il pensiero romantico e idealistico sono le forme fondamentali dello spirito umano, e cioè l'arte, la filosofia e la religione. I testi di Solger che vengono in particolare analizzati nelle due parti del presente lavoro - e cioè Erwin, I dialoghi filosofici su essere, non essere e conoscere e Sul vero significato e sulla destinazione della filosofia, specialmente nel nostro tempo, scritti afferenti alle diverse fasi della sua elaborazione teorica - mostrano la delineazione di un modello di rivelazione nel quale convivono in unione tensiva la necessità della creazione, intesa idealisticamente come manifestazione del divino nel proprio opposto, e la libertà dell’incarnazione redentiva, concepita luteranamente come assunzione del negativo da parte del positivo. Ne deriva la prospettazione di un'originale figura speculativo-fattuale di dialettica negativa attraverso cui Solger intende far convivere l'assolutezza del principio, l'autocoscienza del finito e l'esistenza del male.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.