Il motivo dell’orologio, destinato a diventare un topos nella lirica barocca, ha in Giovan Battista Marino uno dei suoi interpreti più precoci. L’orologio meccanico, con i suoi complessi ingranaggi che si muovono con mirabile precisione, non è visto da Marino come cupa immagine del Tempus edax; produce invece, in un madrigale della Lira e in un idillio della Sampogna, una riflessione sul misterioso tempo psichico dell’amore; in un sonetto della Lira serve a illustrare la delicata questione della salvezza per fede e per opere; nell’Adone diventa metafora del mondo, e, insieme, del poema stesso, di cui l’autore è artefice e regolatore.
In principio era Marino? Il poeta e il motivo dell'orologio
Gibellini
2025-01-01
Abstract
Il motivo dell’orologio, destinato a diventare un topos nella lirica barocca, ha in Giovan Battista Marino uno dei suoi interpreti più precoci. L’orologio meccanico, con i suoi complessi ingranaggi che si muovono con mirabile precisione, non è visto da Marino come cupa immagine del Tempus edax; produce invece, in un madrigale della Lira e in un idillio della Sampogna, una riflessione sul misterioso tempo psichico dell’amore; in un sonetto della Lira serve a illustrare la delicata questione della salvezza per fede e per opere; nell’Adone diventa metafora del mondo, e, insieme, del poema stesso, di cui l’autore è artefice e regolatore.File in questo prodotto:
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