All’interno della copiosa produzione di liriche dedicate agli orologi, vero e proprio topos nella nostra poesia barocca, il sonetto in dialetto reatino di Loreto Mattei rappresenta un caso raro, se non un unicum: non tanto nel repertorio figurativo e metaforico, che ripropone motivi diffusi (l’elogio dell’ingegno umano, il tempo imprigionato, la campana funebre), ma nell’innovazione perseguita attraverso l’adozione del dialetto, la vivace forma dialogica, l’espressività linguistica e interpuntiva.
Orologeria barocca: un sonetto in reatino di Loreto Mattei
Gibellini
2025-01-01
Abstract
All’interno della copiosa produzione di liriche dedicate agli orologi, vero e proprio topos nella nostra poesia barocca, il sonetto in dialetto reatino di Loreto Mattei rappresenta un caso raro, se non un unicum: non tanto nel repertorio figurativo e metaforico, che ripropone motivi diffusi (l’elogio dell’ingegno umano, il tempo imprigionato, la campana funebre), ma nell’innovazione perseguita attraverso l’adozione del dialetto, la vivace forma dialogica, l’espressività linguistica e interpuntiva.File in questo prodotto:
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