L’articolo esplora i bias cognitivi e le distorsioni che influenzano la valutazione d’azienda, opinione soggettiva condizionata da molteplici incertezze e dalla limitata razionalità umana. Inizialmente, si analizzano bias e distorsioni di tipo culturale (contrapponendo principi di valutazione internazionali e italiani), negoziale e correlati agli stratagemmi per ottenere ragione in una lite o discussione. Di seguito, si esaminano le logiche e le euristiche non sempre razionali delle decisioni di investimento, come descritte nel filone di studi della finanza comportamentale. L’attenzione è poi rivolta ai bias che possono incidere sulle valutazioni rese da esperti indipendenti, chiamati a mantenere la massima oggettività e neutralità, a tutela di interessi di soggetti deboli. Tra questi: l’effetto ancoraggio, l’availability bias, il confirmation bias, l’effetto familiarità, l’effetto alone, il fascino delle storie, l’ESG “valuewashing”, i bias nella selezione dei dati, l’hindsight bias (“senno di poi”). Si propongono, quindi, alcune misure di mitigazione delle influenze improprie per migliorare la qualità del processo valutativo come la peer review e la validazione esterna del piano, la diversificazione delle competenze del team di valutazione, l’arricchimento della base informativa e la continua sfida alla robustezza degli input valutativi. In conclusione, si aggiungono dei caveat in merito alla proporzionalità dell’approfondimento del lavoro richiesto all’esperto rispetto all’importanza dell’oggetto della valutazione e alla trappola da evitare del sovraccarico di informazioni e dell’eccessiva complessità valutativa.

Bias cognitivi e distorsioni nella valutazione d'azienda

F. Bavagnoli
2025-01-01

Abstract

L’articolo esplora i bias cognitivi e le distorsioni che influenzano la valutazione d’azienda, opinione soggettiva condizionata da molteplici incertezze e dalla limitata razionalità umana. Inizialmente, si analizzano bias e distorsioni di tipo culturale (contrapponendo principi di valutazione internazionali e italiani), negoziale e correlati agli stratagemmi per ottenere ragione in una lite o discussione. Di seguito, si esaminano le logiche e le euristiche non sempre razionali delle decisioni di investimento, come descritte nel filone di studi della finanza comportamentale. L’attenzione è poi rivolta ai bias che possono incidere sulle valutazioni rese da esperti indipendenti, chiamati a mantenere la massima oggettività e neutralità, a tutela di interessi di soggetti deboli. Tra questi: l’effetto ancoraggio, l’availability bias, il confirmation bias, l’effetto familiarità, l’effetto alone, il fascino delle storie, l’ESG “valuewashing”, i bias nella selezione dei dati, l’hindsight bias (“senno di poi”). Si propongono, quindi, alcune misure di mitigazione delle influenze improprie per migliorare la qualità del processo valutativo come la peer review e la validazione esterna del piano, la diversificazione delle competenze del team di valutazione, l’arricchimento della base informativa e la continua sfida alla robustezza degli input valutativi. In conclusione, si aggiungono dei caveat in merito alla proporzionalità dell’approfondimento del lavoro richiesto all’esperto rispetto all’importanza dell’oggetto della valutazione e alla trappola da evitare del sovraccarico di informazioni e dell’eccessiva complessità valutativa.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
202501 Riv Dott Comm FBavagnoli.pdf

file disponibile agli utenti autorizzati

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: DRM non definito
Dimensione 6.08 MB
Formato Adobe PDF
6.08 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/217866
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact