Il delitto di tortura, introdotto quasi un decennio fa nell’ordinamento italiano, continua a sollevare nu merosi problemi interpretativi, che si riverberano sulla prassi giurisprudenziale. Il saggio, dopo un appro fondimento in chiave comparatistica, si confronta con alcuni di essi, in particolar modo la qualificazione della c.d. tortura di Stato come reato autonomo e la configurabilità in chiave omissiva del delitto. Infine, si forniscono alcuni spunti de iure condendo per una futura riforma
«Non si lavora a fare e a ritagliar finimenti al cavallo che si vuol lasciar correre». Il delitto di tortura inesauribile fonte di problemi ermeneutici e applicativi
Alessandro Provera
2025-01-01
Abstract
Il delitto di tortura, introdotto quasi un decennio fa nell’ordinamento italiano, continua a sollevare nu merosi problemi interpretativi, che si riverberano sulla prassi giurisprudenziale. Il saggio, dopo un appro fondimento in chiave comparatistica, si confronta con alcuni di essi, in particolar modo la qualificazione della c.d. tortura di Stato come reato autonomo e la configurabilità in chiave omissiva del delitto. Infine, si forniscono alcuni spunti de iure condendo per una futura riformaFile in questo prodotto:
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