Il contributo presenta i risultati delle indagini bioarcheologiche condotte presso il cimitero ipogeo della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vercelli, ove, negli anni Settanta del XVIII secolo vennero trasferiti i resti delle sepolture della prossima chiesa di Santa Maria, già chiesa episcopale della città in età paleocristiana e abbattuta proprio in quegli anni. Nuove inumazioni vennero quindi a popolare questo nucleo funerario, almeno sino alla prima metà del XIX secolo. Lo studio, di taglio interdisciplinare, coniuga riflessioni archeologiche e antropologiche, gettando luce su un aspetto poco noto dell'archeologia post-medievale nel Piemonte Orientale.

F. Garanzini, E. Destefanis, R. Fusco, M. Licata, Vercelli. Chiesa concattedrale di S. Maria Maggiore Indagini bioarcheologiche

DESTEFANIS ELEONORA
2025-01-01

Abstract

Il contributo presenta i risultati delle indagini bioarcheologiche condotte presso il cimitero ipogeo della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vercelli, ove, negli anni Settanta del XVIII secolo vennero trasferiti i resti delle sepolture della prossima chiesa di Santa Maria, già chiesa episcopale della città in età paleocristiana e abbattuta proprio in quegli anni. Nuove inumazioni vennero quindi a popolare questo nucleo funerario, almeno sino alla prima metà del XIX secolo. Lo studio, di taglio interdisciplinare, coniuga riflessioni archeologiche e antropologiche, gettando luce su un aspetto poco noto dell'archeologia post-medievale nel Piemonte Orientale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/216162
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