Nella scheda l'autrice affronta, in chiave inedita, lo studio della xilografia con l’effige di Giuliano di Piero de’ Medici che appartiene alla raccolta degli 'Elogia' di Paolo Giovio (1483-1552), dedicati agli uomini illustri per virtù politica e militare, nell’edizione del 1575, precedentemente data alle stampe senza i ritratti, nel 1551. L'effige di Giuliano, ucciso nella Congiura dei Pazzi del 1478, è in rapporto con il ritratto del fratello di Lorenzo il Magnifico (e padre di papa Clemente VII) dipinto da Sandro Botticelli dopo la morte del giovane e noto in quattro versioni. Un ritratto di Giuliano, copia eseguita attorno al 1550, era presete nella raccolta del Giovio, dove potè vederla l'autore della xilografia, Tobias Stimmer (1539-1584), artista di Sciaffusa inviato, tra 1569 e 1570 dallo stampatore Pietro Perna a Como a far le ‘copie’ dei ritratti per l'illustrazione degli 'Elogia'. Nel testo, l'autrice analizza la genesi dell'immagine a partire del modello di Botticelli, verificando le versioni e le varianti, ma operando soprattutto un'attenta disamina del testo e di alcune specifiche parole che Giovio dedica proprio al ritratto di Giuliano de' Medici. Secondo la chiave di lettura proposta dall'autrice, immagine e testo sono da leggere come forma di celebrazione scopertamente medicea da parte del Giovio il quale, nell'elogio a Giuliano, celebra il figlio, il secondo papa Medici, Clemente VII. Cruciale appare pertanto, nella scheda, l'esame del ruolo e della funzione dell'effige di Giuliano de' Medici, nel suo più intimo rapporto con il testo di Paolo Giovio.
"Tobias Stimmer, Portrait de Julien de Mèdicis”, n. 22.
Patrizia Zambrano
2021-01-01
Abstract
Nella scheda l'autrice affronta, in chiave inedita, lo studio della xilografia con l’effige di Giuliano di Piero de’ Medici che appartiene alla raccolta degli 'Elogia' di Paolo Giovio (1483-1552), dedicati agli uomini illustri per virtù politica e militare, nell’edizione del 1575, precedentemente data alle stampe senza i ritratti, nel 1551. L'effige di Giuliano, ucciso nella Congiura dei Pazzi del 1478, è in rapporto con il ritratto del fratello di Lorenzo il Magnifico (e padre di papa Clemente VII) dipinto da Sandro Botticelli dopo la morte del giovane e noto in quattro versioni. Un ritratto di Giuliano, copia eseguita attorno al 1550, era presete nella raccolta del Giovio, dove potè vederla l'autore della xilografia, Tobias Stimmer (1539-1584), artista di Sciaffusa inviato, tra 1569 e 1570 dallo stampatore Pietro Perna a Como a far le ‘copie’ dei ritratti per l'illustrazione degli 'Elogia'. Nel testo, l'autrice analizza la genesi dell'immagine a partire del modello di Botticelli, verificando le versioni e le varianti, ma operando soprattutto un'attenta disamina del testo e di alcune specifiche parole che Giovio dedica proprio al ritratto di Giuliano de' Medici. Secondo la chiave di lettura proposta dall'autrice, immagine e testo sono da leggere come forma di celebrazione scopertamente medicea da parte del Giovio il quale, nell'elogio a Giuliano, celebra il figlio, il secondo papa Medici, Clemente VII. Cruciale appare pertanto, nella scheda, l'esame del ruolo e della funzione dell'effige di Giuliano de' Medici, nel suo più intimo rapporto con il testo di Paolo Giovio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
P. Zambrano - SCHEDE ritratti - Mostra Parigi 2021-22.pdf
file disponibile solo agli amministratori
Descrizione: Testo pubblicato scheda Xilografia Tobias Stimmer Giuliano de' Medici in Elogia Giovio - Mostra Parigi 2021-22
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
4.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.24 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.