Il contributo, prendendo le mosse dalla tradizionale distinzione tra danno ed indennizzo, si propone d’individuare, per poi “mettere a sistema”, i frammentari dati normativi che sembrano legittimare, per un verso, la causazione di un “pregiudizio giusto” ai creditori e, per altro verso, un’espropriazione dei soci senza indennizzo. L’indagine, condotta in modo trasversale e tenendo conto delle correzioni ed integrazioni apportate dal recentissimo D.Lgs. n. 136/2024, si conclude con qualche spunto di riflessione al fine di suscitare un dibattito.

Dal "danno ingiusto" (del c.c.) al "pregiudizio giusto" (del c.c.i.i.): un’analisi trasversale

Marina Spiotta
2024-01-01

Abstract

Il contributo, prendendo le mosse dalla tradizionale distinzione tra danno ed indennizzo, si propone d’individuare, per poi “mettere a sistema”, i frammentari dati normativi che sembrano legittimare, per un verso, la causazione di un “pregiudizio giusto” ai creditori e, per altro verso, un’espropriazione dei soci senza indennizzo. L’indagine, condotta in modo trasversale e tenendo conto delle correzioni ed integrazioni apportate dal recentissimo D.Lgs. n. 136/2024, si conclude con qualche spunto di riflessione al fine di suscitare un dibattito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/195222
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