Il bambino è il paziente del futuro. E’ determinante il tipo di approccio iniziale che avrà con la poltrona dell’ambulatorio dentistico. Un atteggiamento cattedratico e scientifico determina solo una reazione di indifferenza, e tutto ciò vale soprattutto quando l’operatore ha a che fare con un bambino: questo perché il piccolo paziente affronta e percepisce la realtà in modo più dilatato, e con più ansia, rispetto all'adulto. Gli operatori di oggi tendono a tenere presente il piccolo paziente nel suo aspetto psicosomatico. In passato, sono stati assunti atteggiamenti spesso scorretti, e sono stati commessi errori pedagogici, che hanno provocato traumi capaci di trasformare un bambino semplicemente preoccupato in un adulto vittima di una paura spesso incontrollabile. L’approccio e la gestione clinica e psicologica del bambino impegnano risorse professionali e partecipazione emotiva specifiche. L’operatore in corsia di ospedale o in ambulatorio, per conoscere il bambino, dovrà liberarsi dei protocolli mentali e motivazionali che applica con il paziente adulto. Introdotto in un ambiente nuovo il bambino mostra sempre un atteggiamento titubante soprattutto in uno studio dove le attenzioni non sono polarizzate tutte su di lui, come in famiglia, e gli interessi non sono gli stessi degli adulti. Le relazioni emotive del bambino variano a seconda di: età, personalità, ambiente familiare, ambiente odontoiatrico, équipe curante. Quindi per evitare reazioni poco piacevoli da parte di esso, il bambino dovrà essere coinvolto con una corretta informazione su intervento, modo e tempo necessario, chiaramente senza inganno. Ingannare il bambino nascondendo o alterando delle verità è il primo errore da evitare. La falsità infatti crea nel bambino un rifiuto e interruzione del dialogo, fuga e manifestazioni aggressive. Il mezzo audiovisivo è parso agli autori in una civiltà tecnologica avanzata dove i bimbi sono bombardati da immagini televisive il metodo più idoneo. Per questo si è voluto preparare un supporto audiovisivo come ausilio all’igienista da poter mostrare tramite pc portatile al piccolo paziente.

Tecniche audiovisive nella motivazione del paziente pediatrico

ROCCHETTI, Vincenzo;MIGLIARIO, MARIO
2006-01-01

Abstract

Il bambino è il paziente del futuro. E’ determinante il tipo di approccio iniziale che avrà con la poltrona dell’ambulatorio dentistico. Un atteggiamento cattedratico e scientifico determina solo una reazione di indifferenza, e tutto ciò vale soprattutto quando l’operatore ha a che fare con un bambino: questo perché il piccolo paziente affronta e percepisce la realtà in modo più dilatato, e con più ansia, rispetto all'adulto. Gli operatori di oggi tendono a tenere presente il piccolo paziente nel suo aspetto psicosomatico. In passato, sono stati assunti atteggiamenti spesso scorretti, e sono stati commessi errori pedagogici, che hanno provocato traumi capaci di trasformare un bambino semplicemente preoccupato in un adulto vittima di una paura spesso incontrollabile. L’approccio e la gestione clinica e psicologica del bambino impegnano risorse professionali e partecipazione emotiva specifiche. L’operatore in corsia di ospedale o in ambulatorio, per conoscere il bambino, dovrà liberarsi dei protocolli mentali e motivazionali che applica con il paziente adulto. Introdotto in un ambiente nuovo il bambino mostra sempre un atteggiamento titubante soprattutto in uno studio dove le attenzioni non sono polarizzate tutte su di lui, come in famiglia, e gli interessi non sono gli stessi degli adulti. Le relazioni emotive del bambino variano a seconda di: età, personalità, ambiente familiare, ambiente odontoiatrico, équipe curante. Quindi per evitare reazioni poco piacevoli da parte di esso, il bambino dovrà essere coinvolto con una corretta informazione su intervento, modo e tempo necessario, chiaramente senza inganno. Ingannare il bambino nascondendo o alterando delle verità è il primo errore da evitare. La falsità infatti crea nel bambino un rifiuto e interruzione del dialogo, fuga e manifestazioni aggressive. Il mezzo audiovisivo è parso agli autori in una civiltà tecnologica avanzata dove i bimbi sono bombardati da immagini televisive il metodo più idoneo. Per questo si è voluto preparare un supporto audiovisivo come ausilio all’igienista da poter mostrare tramite pc portatile al piccolo paziente.
2006
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