I lavori agricoli nella cascina e nei campi, la vita religiosa, i giochi infantili e gli svaghi degli adulti, le forme dell’abito tradizionale, l’architettura rurale, il paesaggio, i mezzi di trasporto, la vita militare, sono alcuni dei temi sviluppati nel volume attraverso lo sguardo fotografico di don Emilio Bellino (Savigliano, 1864 - Cinzano, 1920), originale figura di parroco, amateur photographer. Le oltre quattrocento fotografie presenti nel libro – relative a Cinzano (Torino) e più in generale al territorio piemontese, ma non solo – contribuiscono a descrivere uno spaccato della società italiana in un cruciale momento storico, al trapasso fra Ottocento e Novecento. L’avvento della modernità, da cui il parroco-fotografo pare sensibilmente attratto e di cui sembra intuire le epocali trasformazioni future, lo spinge a documentare analiticamente il mondo rurale del proprio tempo attraverso l’utilizzo della fotografia. Un inedito corpus di immagini che costituisce oggi, a distanza di un secolo dalla sua realizzazione, una fonte etnografica preziosa per interpretare il Piemonte, la sua agricoltura, i suoi paesaggi, la sua gente. Un patrimonio fotografico disperso che viene per la prima volta organicamente raccolto e presentato in questo volume.
Le colline della tradizione. Il Piemonte rurale nelle fotografie di don Emilio Bellino parroco di Cinzano 1890-1920
Fassino G
2015-01-01
Abstract
I lavori agricoli nella cascina e nei campi, la vita religiosa, i giochi infantili e gli svaghi degli adulti, le forme dell’abito tradizionale, l’architettura rurale, il paesaggio, i mezzi di trasporto, la vita militare, sono alcuni dei temi sviluppati nel volume attraverso lo sguardo fotografico di don Emilio Bellino (Savigliano, 1864 - Cinzano, 1920), originale figura di parroco, amateur photographer. Le oltre quattrocento fotografie presenti nel libro – relative a Cinzano (Torino) e più in generale al territorio piemontese, ma non solo – contribuiscono a descrivere uno spaccato della società italiana in un cruciale momento storico, al trapasso fra Ottocento e Novecento. L’avvento della modernità, da cui il parroco-fotografo pare sensibilmente attratto e di cui sembra intuire le epocali trasformazioni future, lo spinge a documentare analiticamente il mondo rurale del proprio tempo attraverso l’utilizzo della fotografia. Un inedito corpus di immagini che costituisce oggi, a distanza di un secolo dalla sua realizzazione, una fonte etnografica preziosa per interpretare il Piemonte, la sua agricoltura, i suoi paesaggi, la sua gente. Un patrimonio fotografico disperso che viene per la prima volta organicamente raccolto e presentato in questo volume.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.