Questo saggio si interroga sull’esistenza e l’applicazione di un metodo storico e sulla sua influenza sui risultati della ricerca storica. Si argomenta che l’idea di un metodo unico e universale per studiare la storia è problematica e inadeguata, poiché il passato è stato oggetto di interpretazioni mutevoli nel tempo e nello spazio culturale. Nel saggio si accenna all’evoluzione del metodo storico in Europa, evidenziando i cambiamenti profondi nel Settecento Ottocento, con l’affermazione del potere euro- peo e l’assunzione della storia come prerogativa europea. Si riflette sulle divergenze tra gli storici riguardo al metodo e all’interpretazione dei fatti storici, con un focus sull’importanza dell’analisi cri- tica delle fonti. Si discute inoltre l’impatto delle tecnologie moderne, in particolare dell’intelligenza artificiale, sullo studio e sulla narrazione storica e si sottolinea la necessità di elaborare la nozione di una ‘responsabilità narrativa’ nell’uso di tali strumenti. Infine, si sottolinea l’importanza della ‘discre- zione’ suggerita nel Cinquecento da Guicciardini come caratteristica di un metodo storico adatto alle esigenze della storiografia in età moderna.
L'elusiva realtà del metodo storico
tortarolo
2024-01-01
Abstract
Questo saggio si interroga sull’esistenza e l’applicazione di un metodo storico e sulla sua influenza sui risultati della ricerca storica. Si argomenta che l’idea di un metodo unico e universale per studiare la storia è problematica e inadeguata, poiché il passato è stato oggetto di interpretazioni mutevoli nel tempo e nello spazio culturale. Nel saggio si accenna all’evoluzione del metodo storico in Europa, evidenziando i cambiamenti profondi nel Settecento Ottocento, con l’affermazione del potere euro- peo e l’assunzione della storia come prerogativa europea. Si riflette sulle divergenze tra gli storici riguardo al metodo e all’interpretazione dei fatti storici, con un focus sull’importanza dell’analisi cri- tica delle fonti. Si discute inoltre l’impatto delle tecnologie moderne, in particolare dell’intelligenza artificiale, sullo studio e sulla narrazione storica e si sottolinea la necessità di elaborare la nozione di una ‘responsabilità narrativa’ nell’uso di tali strumenti. Infine, si sottolinea l’importanza della ‘discre- zione’ suggerita nel Cinquecento da Guicciardini come caratteristica di un metodo storico adatto alle esigenze della storiografia in età moderna.File | Dimensione | Formato | |
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