Qual è la trama di fondo che attraversa in maniera costante, nel succedersi delle sue diverse fasi, la speculazione di Luigi Pareyson (1918-1991)? La presente ricerca si prefigge di mostrare come questa trama sia costituita dal problema della libertà, che è sempre intesa da Pareyson – pur nel progressivo passare della sua analisi dal piano etico al piano ontologico – come inizio e come scelta. Essa è infatti concepita, da una parte, come indipendenza e autodeterminazione e, dall'altra parte, come decisione di un'alternativa. Proprio per questa sua scansione duale (che la radica nella tradizione neoplatonica e in quella dell'esistenzialismo cristiano) la concezione pareysoniana della libertà assume una configurazione dialettica sia riguardo al nesso di tempo ed eternità sia riguardo al rapporto tra bene e male e si pone al centro di una vera e propria ontologia dialettica dell’incommensurabilità partecipativa e oppositiva. L'articolarsi di questa ontologia dialettica (che fa riferimento alla costellazione costituita dai nessi tra dono ed esercizio, libertà maggiore e libertà minore, sofferenza e grazia, essere e nulla) porta Pareyson a pensare – alla luce del paradosso – il rapporto (costitutivo dell'uomo) tra la libertà e la grazia e il rapporto (costitutivo di Dio) tra la libertà e l'essere.
Inizio e scelta. Il problema della libertà nel pensiero di Luigi Pareyson
GHISLERI, LUCA
2003-01-01
Abstract
Qual è la trama di fondo che attraversa in maniera costante, nel succedersi delle sue diverse fasi, la speculazione di Luigi Pareyson (1918-1991)? La presente ricerca si prefigge di mostrare come questa trama sia costituita dal problema della libertà, che è sempre intesa da Pareyson – pur nel progressivo passare della sua analisi dal piano etico al piano ontologico – come inizio e come scelta. Essa è infatti concepita, da una parte, come indipendenza e autodeterminazione e, dall'altra parte, come decisione di un'alternativa. Proprio per questa sua scansione duale (che la radica nella tradizione neoplatonica e in quella dell'esistenzialismo cristiano) la concezione pareysoniana della libertà assume una configurazione dialettica sia riguardo al nesso di tempo ed eternità sia riguardo al rapporto tra bene e male e si pone al centro di una vera e propria ontologia dialettica dell’incommensurabilità partecipativa e oppositiva. L'articolarsi di questa ontologia dialettica (che fa riferimento alla costellazione costituita dai nessi tra dono ed esercizio, libertà maggiore e libertà minore, sofferenza e grazia, essere e nulla) porta Pareyson a pensare – alla luce del paradosso – il rapporto (costitutivo dell'uomo) tra la libertà e la grazia e il rapporto (costitutivo di Dio) tra la libertà e l'essere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.