Il commento, prendendo abbrivio dalla prima pronuncia di legittimità sulla non esperibilità dell’azione revocatoria ordinaria contro la delibera assembleare di una società consortile per azioni volta a trasformare in una mera facoltà il precedente obbligo dei soci di ripianare annualmente lo sbilancio tra costi e ricavi, cerca d’individuare un punto di equilibrio tra lo schermo della personalità giuridica e l’esigenza di tutela dell’affidamento dei creditori. L’A., premesso un breve inquadramento della “clausola di ribaltamento delle perdite” e dopo aver ripercorso, e sottoposto ad esame critico, i passaggi salienti della motivazione, si chiede se l’irrevocabilità degli atti organizzativi meramente interni sia in linea con gli artt. 3 c.c.i.i. e 2086 c.c. e non rischi di ritardare l’affermazione del novus homo oeconomicus preconizzato da tali norme.
(Ir)revocabilità della delibera di riformulazione della clausola di ribaltamento delle perdite
Marina Spiotta
2023-01-01
Abstract
Il commento, prendendo abbrivio dalla prima pronuncia di legittimità sulla non esperibilità dell’azione revocatoria ordinaria contro la delibera assembleare di una società consortile per azioni volta a trasformare in una mera facoltà il precedente obbligo dei soci di ripianare annualmente lo sbilancio tra costi e ricavi, cerca d’individuare un punto di equilibrio tra lo schermo della personalità giuridica e l’esigenza di tutela dell’affidamento dei creditori. L’A., premesso un breve inquadramento della “clausola di ribaltamento delle perdite” e dopo aver ripercorso, e sottoposto ad esame critico, i passaggi salienti della motivazione, si chiede se l’irrevocabilità degli atti organizzativi meramente interni sia in linea con gli artt. 3 c.c.i.i. e 2086 c.c. e non rischi di ritardare l’affermazione del novus homo oeconomicus preconizzato da tali norme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.