Lo studio si focalizza sull’uso dell’alta montagna nel settore alpino occidentale in una prospettiva diacronica che abbraccia i secoli XVII e XVIII. Il soggetto privilegiato di questo lavoro è il rapporto tra le popolazioni alpine e l’ambiente dell’alta montagna esaminato nelle diverse declinazioni delle attività di valle. Nella prima parte si sono ricercate tracce di questi saperi nei documenti di origine militare, tra essi ampio respiro è stato dato alle memorie dell’ufficiale sabaudo J. B. Rouzier riguardo la frontiera occidentale del Piemonte. Nella seconda parte ci si è occupati di un’area più circoscritta, le Valli di Lanzo, di cui si sono ricercate fonti documentali all’interno degli archivi locali capaci di ricostruire alcune delle attività condotte in alta quota; tra esse le estrazioni minerarie, le pratiche di pascolo, la difesa dei confini, il commercio e il contrabbando in quota, la caccia e i rituali religiosi legati ai monti. La tesi ambisce a dimostrare come l’ambiente alpino d’alta quota fosse conosciuto, sfruttato e percorso dalle popolazioni locali nei secoli appena precedenti la nascita ufficiale dell’alpinismo.
Alla ricerca delle valli perdute. Conoscenze locali e pratiche d’uso in alta montagna tra XVII e XVIII secolo, uno studio interdisciplinare sulle Alpi Nord-occidentali / Garoglio, Eugenio. - ELETTRONICO. - (2023).
Alla ricerca delle valli perdute. Conoscenze locali e pratiche d’uso in alta montagna tra XVII e XVIII secolo, uno studio interdisciplinare sulle Alpi Nord-occidentali
Garoglio, Eugenio
2023-01-01
Abstract
Lo studio si focalizza sull’uso dell’alta montagna nel settore alpino occidentale in una prospettiva diacronica che abbraccia i secoli XVII e XVIII. Il soggetto privilegiato di questo lavoro è il rapporto tra le popolazioni alpine e l’ambiente dell’alta montagna esaminato nelle diverse declinazioni delle attività di valle. Nella prima parte si sono ricercate tracce di questi saperi nei documenti di origine militare, tra essi ampio respiro è stato dato alle memorie dell’ufficiale sabaudo J. B. Rouzier riguardo la frontiera occidentale del Piemonte. Nella seconda parte ci si è occupati di un’area più circoscritta, le Valli di Lanzo, di cui si sono ricercate fonti documentali all’interno degli archivi locali capaci di ricostruire alcune delle attività condotte in alta quota; tra esse le estrazioni minerarie, le pratiche di pascolo, la difesa dei confini, il commercio e il contrabbando in quota, la caccia e i rituali religiosi legati ai monti. La tesi ambisce a dimostrare come l’ambiente alpino d’alta quota fosse conosciuto, sfruttato e percorso dalle popolazioni locali nei secoli appena precedenti la nascita ufficiale dell’alpinismo.File | Dimensione | Formato | |
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