Il saggio è dedicato alla comparsa, alla diffusione e al commercio del pane lievitato nell’antica Roma. Secondo Plinio il Vecchio, ciò avvenne in seguito all’arrivo a Roma di fornai Greci ridotti in schiavitù dopo la fine della terza guerra punica (battaglia di Pidna,168 d. C.). Grazie ad essi la lavorazione del pane, che fino a quel momento si era svolta in ambito familiare a opera delle donne, inizia a essere una produzione diretta al mercato. Le attività di produzione e vendita di numerose tipologie di pane e la varietà di servizi offerti alla clientela determinarono la rapida ascesa sociale dei pistores, il cui ruolo divenne rilevante anche dal punto di vista politico con l’istituzione del servizio imperiale dell’annona da parte di Augusto. L’attività commerciale dei pistores consisteva nella conclusione di contratti di compravendita e di locazione conduzione. L’impresa che a essi faceva capo poteva avere diversi assetti organizzativi: oltre al modello a conduzione diretta, in cui era lo stesso titolare che sovraintendeva alle varie fasi della lavorazione, nelle fonti in nostro possesso è attestato il ricorso a preposti che rivestivano la qualifica di institores e a figli e soprattutto a schiavi dotati di peculium.
Produzione e commercio del pane lievitato in Roma antica, tra società, economia e diritto.
Maria Antonietta Ligios
2023-01-01
Abstract
Il saggio è dedicato alla comparsa, alla diffusione e al commercio del pane lievitato nell’antica Roma. Secondo Plinio il Vecchio, ciò avvenne in seguito all’arrivo a Roma di fornai Greci ridotti in schiavitù dopo la fine della terza guerra punica (battaglia di Pidna,168 d. C.). Grazie ad essi la lavorazione del pane, che fino a quel momento si era svolta in ambito familiare a opera delle donne, inizia a essere una produzione diretta al mercato. Le attività di produzione e vendita di numerose tipologie di pane e la varietà di servizi offerti alla clientela determinarono la rapida ascesa sociale dei pistores, il cui ruolo divenne rilevante anche dal punto di vista politico con l’istituzione del servizio imperiale dell’annona da parte di Augusto. L’attività commerciale dei pistores consisteva nella conclusione di contratti di compravendita e di locazione conduzione. L’impresa che a essi faceva capo poteva avere diversi assetti organizzativi: oltre al modello a conduzione diretta, in cui era lo stesso titolare che sovraintendeva alle varie fasi della lavorazione, nelle fonti in nostro possesso è attestato il ricorso a preposti che rivestivano la qualifica di institores e a figli e soprattutto a schiavi dotati di peculium.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.