Nei suoi primi di attività Gramsci collaborò con numerosi giornali torinesi, sui quali non era inconsueto che gli articoli fossero pubblicati anonimi. All’interno del corpus costituito dagli articoli giornalistici anonimi pubblicati negli anni 1913-1926 su tali giornali (Il Grido del Popolo, Avanti!, La Città Futura, …) si trova quindi certamente un certo numero di scritti gramsciani. Per questo, nel quadro delle attività editoriali per l’Edizione Nazionale delle opere di Gramsci, il Presidente della Fondazione Istituto Gramsci di Roma cercò nel 2005 uno o più esperti in attribuzione di testi allo scopo di individuare gli scritti gramsciani all’interno di quel corpus di scritti anonimi, con l’intento di offrire ai curatori delle varie annate degli scritti di Gramsci nuovo materiale da valutare. Nelle pagine che seguono viene delineato il più ampio contesto dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi, nel quale si colloca il lavoro di attribuzione sui testi gramsciani giunti anonimi realizzato da chi scrive insieme con i colleghi Basile, Benedetto, Caglioti, Degli Esposti. Il resoconto del loro contributo a questa ricerca è stato pubblicato su riviste scientifiche del settore . La prima parte di questo contributo delineerà sinteticamente aspetti metodologici e storici e problematicità dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi; la seconda esporrà con maggiore dettaglio le questioni connesse con l’attribuzione dei testi gramsciani pubblicati sui quotidiani. Della storia dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi sono oggi disponibili alcune visioni d’insieme (Holmes , Craig , Love ) ma non esiste una ricostruzione condivisa, almeno a grandi linee, di ciò che è accaduto. I cenni di ricostruzione storica che presenteremo nelle pagine successive mostrano che l’analisi quantitativa di tipo matematico (da non confondere con statistico) negli studi di attribuzione, adottata per l’attribuzione degli scritti giornalistici di Gramsci giunti anonimi, costituisce lo sviluppo attuale di una specifica linea di ricerca presente da tempo in questo campo (descrivere anche solo per cenni le altre linee di ricerca andrebbe al di là delle finalità di questo articolo). Ciò che è specifico del gruppo di ricerca è il fatto che cerchiamo di “far interagire metodi automatici con approcci filologici" (Degli Esposti).

Individuare scritti gramsciani anonimi all'interno di un corpus giornalistico. Il ruolo dei metodi quantitativi per l'attribuzione

Lana, Maurizio
2011-01-01

Abstract

Nei suoi primi di attività Gramsci collaborò con numerosi giornali torinesi, sui quali non era inconsueto che gli articoli fossero pubblicati anonimi. All’interno del corpus costituito dagli articoli giornalistici anonimi pubblicati negli anni 1913-1926 su tali giornali (Il Grido del Popolo, Avanti!, La Città Futura, …) si trova quindi certamente un certo numero di scritti gramsciani. Per questo, nel quadro delle attività editoriali per l’Edizione Nazionale delle opere di Gramsci, il Presidente della Fondazione Istituto Gramsci di Roma cercò nel 2005 uno o più esperti in attribuzione di testi allo scopo di individuare gli scritti gramsciani all’interno di quel corpus di scritti anonimi, con l’intento di offrire ai curatori delle varie annate degli scritti di Gramsci nuovo materiale da valutare. Nelle pagine che seguono viene delineato il più ampio contesto dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi, nel quale si colloca il lavoro di attribuzione sui testi gramsciani giunti anonimi realizzato da chi scrive insieme con i colleghi Basile, Benedetto, Caglioti, Degli Esposti. Il resoconto del loro contributo a questa ricerca è stato pubblicato su riviste scientifiche del settore . La prima parte di questo contributo delineerà sinteticamente aspetti metodologici e storici e problematicità dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi; la seconda esporrà con maggiore dettaglio le questioni connesse con l’attribuzione dei testi gramsciani pubblicati sui quotidiani. Della storia dell’attribuzione di testi con metodi quantitativi sono oggi disponibili alcune visioni d’insieme (Holmes , Craig , Love ) ma non esiste una ricostruzione condivisa, almeno a grandi linee, di ciò che è accaduto. I cenni di ricostruzione storica che presenteremo nelle pagine successive mostrano che l’analisi quantitativa di tipo matematico (da non confondere con statistico) negli studi di attribuzione, adottata per l’attribuzione degli scritti giornalistici di Gramsci giunti anonimi, costituisce lo sviluppo attuale di una specifica linea di ricerca presente da tempo in questo campo (descrivere anche solo per cenni le altre linee di ricerca andrebbe al di là delle finalità di questo articolo). Ciò che è specifico del gruppo di ricerca è il fatto che cerchiamo di “far interagire metodi automatici con approcci filologici" (Degli Esposti).
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