Il contributo esamina il decreto-legge 31 ottobre 2022 n. 162 (recante, fra le altre, misure urgenti in materia di prevenzione e contrasto dei raduni illegali; c.d. “Decreto Rave”) nella parte in cui disciplina il nuovo reato di invasione. La disamina è svolta sia sul piano formale sia su quello sostanziale, soffermandosi, in particolare, sui problemi sollevati dal ricorso alla decretazione d’urgenza e sulla possibile violazione delle libertà costituzionali in forza di una formulazione legislativa non chiara, caratterizzata da un ambiguo riferimento al concetto di ordine pubblico. In questa prospettiva, anche alla luce dell’analisi delle diverse formulazioni della fattispecie incriminatrice susseguitesi nel corso del dibattito parlamentare, si analizzerà se e in che termini la disciplina possa essere considerata conforme ai presupposti di legittimità costituzionale del nostro ordinamento. Nel corso dell’analisi verrà anche dato conto delle modifiche intervenute in sede di conversione, con la legge 30 dicembre 2022 n. 199, a partire da quelle sostenute dallo stesso Governo.

Il decreto-legge n. 162 del 31 ottobre 2022. La disciplina anti-rave riveduta… E corretta?

Simone Mallardo
2023-01-01

Abstract

Il contributo esamina il decreto-legge 31 ottobre 2022 n. 162 (recante, fra le altre, misure urgenti in materia di prevenzione e contrasto dei raduni illegali; c.d. “Decreto Rave”) nella parte in cui disciplina il nuovo reato di invasione. La disamina è svolta sia sul piano formale sia su quello sostanziale, soffermandosi, in particolare, sui problemi sollevati dal ricorso alla decretazione d’urgenza e sulla possibile violazione delle libertà costituzionali in forza di una formulazione legislativa non chiara, caratterizzata da un ambiguo riferimento al concetto di ordine pubblico. In questa prospettiva, anche alla luce dell’analisi delle diverse formulazioni della fattispecie incriminatrice susseguitesi nel corso del dibattito parlamentare, si analizzerà se e in che termini la disciplina possa essere considerata conforme ai presupposti di legittimità costituzionale del nostro ordinamento. Nel corso dell’analisi verrà anche dato conto delle modifiche intervenute in sede di conversione, con la legge 30 dicembre 2022 n. 199, a partire da quelle sostenute dallo stesso Governo.
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