Questo volume colma un vuoto dell’editoria universitaria: dopo la pubblicazione dell’impareggiabile manuale di Castellani sui più antichi testi italiani (II ed. 1976), oggi fuori commercio, non sono state riproposte sillogi aggiornate dei documenti che stanno alle origini della nostra lingua. Maconi e Volpi hanno qui raccolto, in un percorso ordinato per tipologia (documenti d’archivio, scritture esposte, primi frammenti di poesia in volgare) e aree geografiche, i più antichi documenti dei volgari italiani, presentandoli con commento storico e linguistico. L’obiettivo è stato quello di integrare e aggiornare il quadro di Castellani con i documenti scoperti tra gli anni Ottanta e i giorni nostri, presentando anche nuove interpretazioni per testi di più antica acquisizione (ess. Postilla amiatina – Breschi, Iscrizione di San Clemente – Trifone, Iscrizione di Commodilla – Calaresu). L’attenzione degli autori alla storia della scoperta dei documenti dovrebbe essere di particolare interesse per gli studiosi che si occupano di storia della disciplina, perché mostra il progressivo crescere delle conoscenze sulle fasi antiche dei volgari italiani, includendo la segnalazione di alcuni documenti falsi che fino al secolo scorso rientravano nel corpus degli antichi testi italiani. Impreziosisce il libro un inserto fuori testo contenente la riproduzione fotografica in bianco e nero dei facsimili di tutti i documenti, assente, o non sistematicamente presente, nelle precedenti raccolte e nei manuali di Storia della lingua italiana.

Antichi documenti dei volgari italiani

L. Maconi;
2022-01-01

Abstract

Questo volume colma un vuoto dell’editoria universitaria: dopo la pubblicazione dell’impareggiabile manuale di Castellani sui più antichi testi italiani (II ed. 1976), oggi fuori commercio, non sono state riproposte sillogi aggiornate dei documenti che stanno alle origini della nostra lingua. Maconi e Volpi hanno qui raccolto, in un percorso ordinato per tipologia (documenti d’archivio, scritture esposte, primi frammenti di poesia in volgare) e aree geografiche, i più antichi documenti dei volgari italiani, presentandoli con commento storico e linguistico. L’obiettivo è stato quello di integrare e aggiornare il quadro di Castellani con i documenti scoperti tra gli anni Ottanta e i giorni nostri, presentando anche nuove interpretazioni per testi di più antica acquisizione (ess. Postilla amiatina – Breschi, Iscrizione di San Clemente – Trifone, Iscrizione di Commodilla – Calaresu). L’attenzione degli autori alla storia della scoperta dei documenti dovrebbe essere di particolare interesse per gli studiosi che si occupano di storia della disciplina, perché mostra il progressivo crescere delle conoscenze sulle fasi antiche dei volgari italiani, includendo la segnalazione di alcuni documenti falsi che fino al secolo scorso rientravano nel corpus degli antichi testi italiani. Impreziosisce il libro un inserto fuori testo contenente la riproduzione fotografica in bianco e nero dei facsimili di tutti i documenti, assente, o non sistematicamente presente, nelle precedenti raccolte e nei manuali di Storia della lingua italiana.
2022
978-88-290-1465-1
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