Il presente contributo – che trova origine in un percorso di ricerca in fieri – parte dalla constatazione del fatto che, negli ultimi anni, l’ente regione forma oggetto – in diversi contesti e sotto svariati profili – di proposte di riforma o di rimodellamento e si interroga, conseguentemente, sulla perdurante adeguatezza di un sistema di articolazione sub-statale quale quello regionale. A tal fine, propone, da un lato, di adottare un approccio comparatistico, accennando alle esperienze di tre Paesi – l’Italia, la Francia e la Spagna – che, se considerati sotto il profilo delle rispettive forme di articolazione territoriale interna, presentano, al contempo, elementi di comunanza, ma anche di differenziazione; dall’altro, quale chiave di lettura delle evoluzioni del regionalismo, prospetta il ricorso ad una nozione, quella di “sostenibilità”, ormai largamente diffusa – se non addirittura abusata – nel linguaggio corrente e oggetto di progressiva affermazione anche quale nuovo principio di diritto.

Quale futuro per le regioni? Spunti comparativi dalle esperienze italiana, francese e spagnola alla luce del principio di sostenibilità istituzionale

Chérie Faval
2020-01-01

Abstract

Il presente contributo – che trova origine in un percorso di ricerca in fieri – parte dalla constatazione del fatto che, negli ultimi anni, l’ente regione forma oggetto – in diversi contesti e sotto svariati profili – di proposte di riforma o di rimodellamento e si interroga, conseguentemente, sulla perdurante adeguatezza di un sistema di articolazione sub-statale quale quello regionale. A tal fine, propone, da un lato, di adottare un approccio comparatistico, accennando alle esperienze di tre Paesi – l’Italia, la Francia e la Spagna – che, se considerati sotto il profilo delle rispettive forme di articolazione territoriale interna, presentano, al contempo, elementi di comunanza, ma anche di differenziazione; dall’altro, quale chiave di lettura delle evoluzioni del regionalismo, prospetta il ricorso ad una nozione, quella di “sostenibilità”, ormai largamente diffusa – se non addirittura abusata – nel linguaggio corrente e oggetto di progressiva affermazione anche quale nuovo principio di diritto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/137317
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